Con la Divisio ducatus il gastaldato di Rota fu assegnato al principato longobardio di Salerno. Oggi dell'antica Rota rimane il toponimo nel luogo in cui sopravvivono i resti dell'antica chiesa di S. maria. Dopo la distruzione della città ad opera dei Longobardi probabilmente fu edificato il primo nucleo del castello, sulla vicina collina del Palco, ad opera della famiglia normanna dei Sanseverino, che in seguito divenne una delle famiglie più potenti del Meridione d'Italia. Le indagini archeologiche compiute agli inizi del 2000 hanno messo in evidenza le trasformazioni dell'insediamento fortificato e le varie fasi costruttive.
Il castello di Mercato San Severino nell'ambito delle fortificazioni dalla fine dell'alto Medioevo ai prodromi dell'età moderna
PEDUTO, Paolo
2008-01-01
Abstract
Con la Divisio ducatus il gastaldato di Rota fu assegnato al principato longobardio di Salerno. Oggi dell'antica Rota rimane il toponimo nel luogo in cui sopravvivono i resti dell'antica chiesa di S. maria. Dopo la distruzione della città ad opera dei Longobardi probabilmente fu edificato il primo nucleo del castello, sulla vicina collina del Palco, ad opera della famiglia normanna dei Sanseverino, che in seguito divenne una delle famiglie più potenti del Meridione d'Italia. Le indagini archeologiche compiute agli inizi del 2000 hanno messo in evidenza le trasformazioni dell'insediamento fortificato e le varie fasi costruttive.File in questo prodotto:
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