Il contributo propone di interpretare le scelte di Toni Servillo, regista e interprete della Trilogia goldoniana come metafore sub specie theatri della dinamiche del lavoro di compagnia, della finalità e della tecniche del lavoro teatrale e del rapporto tra attori e spettatori. Lo spettacolo diverrebbe così un macrotesto da interpretare in chiave autobiografica e di riflessione critica dell’attore-regista sulle proprie finalità artistiche.
Appunti per una lettura metateatrale della 'Trilogia' di Toni Servillo
INNAMORATI, Isabella
2012-01-01
Abstract
Il contributo propone di interpretare le scelte di Toni Servillo, regista e interprete della Trilogia goldoniana come metafore sub specie theatri della dinamiche del lavoro di compagnia, della finalità e della tecniche del lavoro teatrale e del rapporto tra attori e spettatori. Lo spettacolo diverrebbe così un macrotesto da interpretare in chiave autobiografica e di riflessione critica dell’attore-regista sulle proprie finalità artistiche.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.