Un enorme successo accolse nel 1893 l’uscita di" Keynotes", la raccolta di short stories che segnò l’esordio letterario di George Egerton (pseudonimo di Mary Chavelita Dunne) e che la impose come una delle voci più originali all’interno del ricco e variegato panorama dei turbolenti anni Novanta del XIX secolo. A inaugurare il volume è il racconto "A Crossline", oggetto del saggio che qui si presenta. Matrimonio, divorzio, maternità, sessualità sono i temi che Egerton, esponente di punta della cosiddetta "New Woman Fiction", tratta con assoluta novità di accenti e di toni e, soprattutto, con una inedita libertà espressiva, dando vita a figure femminili impegnate in un costante processo di riflessione e ridefinizione della propria identità di genere. Anticonvenzionali, se non addirittura “scabrosi”, per i temi trattati - che molto devono anche alla lezione degli autori scandinavi, da Ibsen, a Strindberg a Hamsun - i racconti di Egerton, fra quali "A Crossline" costituisce una delle prove più riuscite, si distinguevano anche, e forse soprattutto, per la novità dello stile e delle tecniche narrative adottate. Al rifiuto del plot convenzionale, qui ridotto all' esile vicenda del fortuito incontro fra una giovane donna e uno sconosciuto, fanno da contrappunto la centralità assunta dalla vita interiore dei personaggi, resa attraverso una parola capace di scandagliare i più riposti recessi della psiche, e il primato delle sensazioni, affidato al tratto squisitamente impressionistico della scrittura. Sono questi i tratti che contribuiscono a fare dei racconti di George Egerton un importante momento di transizione verso forme e stilemi che caratterizzeranno la sperimentazione modernista. In tal senso essi, oltre a documentare alcune delle tendenze ideologico-culturali più innovative dell’epoca, testimoniano di un importane momento nella evoluzione della short story, un genere letterario che proprio negli anni Novanta dell’Ottocento diviene in Gran Bretagna oggetto di una specifica riflessione estetica e conquista nuovi spazi all’interno di un mercato editoriale in rapida trasformazione.

The Short Story in the 'Naughty Nineties': The Case of George Egerton

LOPS, Marina
2012-01-01

Abstract

Un enorme successo accolse nel 1893 l’uscita di" Keynotes", la raccolta di short stories che segnò l’esordio letterario di George Egerton (pseudonimo di Mary Chavelita Dunne) e che la impose come una delle voci più originali all’interno del ricco e variegato panorama dei turbolenti anni Novanta del XIX secolo. A inaugurare il volume è il racconto "A Crossline", oggetto del saggio che qui si presenta. Matrimonio, divorzio, maternità, sessualità sono i temi che Egerton, esponente di punta della cosiddetta "New Woman Fiction", tratta con assoluta novità di accenti e di toni e, soprattutto, con una inedita libertà espressiva, dando vita a figure femminili impegnate in un costante processo di riflessione e ridefinizione della propria identità di genere. Anticonvenzionali, se non addirittura “scabrosi”, per i temi trattati - che molto devono anche alla lezione degli autori scandinavi, da Ibsen, a Strindberg a Hamsun - i racconti di Egerton, fra quali "A Crossline" costituisce una delle prove più riuscite, si distinguevano anche, e forse soprattutto, per la novità dello stile e delle tecniche narrative adottate. Al rifiuto del plot convenzionale, qui ridotto all' esile vicenda del fortuito incontro fra una giovane donna e uno sconosciuto, fanno da contrappunto la centralità assunta dalla vita interiore dei personaggi, resa attraverso una parola capace di scandagliare i più riposti recessi della psiche, e il primato delle sensazioni, affidato al tratto squisitamente impressionistico della scrittura. Sono questi i tratti che contribuiscono a fare dei racconti di George Egerton un importante momento di transizione verso forme e stilemi che caratterizzeranno la sperimentazione modernista. In tal senso essi, oltre a documentare alcune delle tendenze ideologico-culturali più innovative dell’epoca, testimoniano di un importane momento nella evoluzione della short story, un genere letterario che proprio negli anni Novanta dell’Ottocento diviene in Gran Bretagna oggetto di una specifica riflessione estetica e conquista nuovi spazi all’interno di un mercato editoriale in rapida trasformazione.
2012
9783034311274
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3161877
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact