La ricerca consiste in uno studio approfondito di una importante realtà produttiva del Mezzogiorno quale è la provincia di Salerno. Lo scopo del lavoro è duplice. Il primo obiettivo consiste nell'individuazione , attraverso un'analisi di cluster, delle aree di specializzazione produttiva della provincia di Salerno. I risultati ottenuti mostrano un territorio variegato con zone ad economia chiusa, dove le attività economiche sono finalizzate al soddisfacimento di bisogni primari (alimentazione ed abitazione) e zone dove si rileva un certo grado di apertura verso l’esterno. Molti cluster, che presentano alti indici di specializzazione manifatturiera, sono stati classificato come aree di sub fornitura o come aree ad intervento esogeno. Il secondo obiettivo concerne la misurazione, nelle aree di specializzazione produttiva definite nella prima parte, di quelle le condizioni sociali che dovrebbero favorire la nascita di nuovi distretti. Il metodo usato è l'analisi delle corrispondenze semplice prodotta su un set di variabili qualitative rilevate attraverso un questionario sottoposto a 462 imprenditori della provincia di Salerno. Questo studio è frutto di un lavoro comune. Tuttavia il paragrafo secondo è da attribuire a Gianluigi Coppola mentre il paragrafo terzo a Fernanda Mazzotta.
La specializzazione dei sistemi locali di una provincia del Mezzogiorno: il caso di Salerno.
COPPOLA, Gianluigi;MAZZOTTA, Fernanda
2002-01-01
Abstract
La ricerca consiste in uno studio approfondito di una importante realtà produttiva del Mezzogiorno quale è la provincia di Salerno. Lo scopo del lavoro è duplice. Il primo obiettivo consiste nell'individuazione , attraverso un'analisi di cluster, delle aree di specializzazione produttiva della provincia di Salerno. I risultati ottenuti mostrano un territorio variegato con zone ad economia chiusa, dove le attività economiche sono finalizzate al soddisfacimento di bisogni primari (alimentazione ed abitazione) e zone dove si rileva un certo grado di apertura verso l’esterno. Molti cluster, che presentano alti indici di specializzazione manifatturiera, sono stati classificato come aree di sub fornitura o come aree ad intervento esogeno. Il secondo obiettivo concerne la misurazione, nelle aree di specializzazione produttiva definite nella prima parte, di quelle le condizioni sociali che dovrebbero favorire la nascita di nuovi distretti. Il metodo usato è l'analisi delle corrispondenze semplice prodotta su un set di variabili qualitative rilevate attraverso un questionario sottoposto a 462 imprenditori della provincia di Salerno. Questo studio è frutto di un lavoro comune. Tuttavia il paragrafo secondo è da attribuire a Gianluigi Coppola mentre il paragrafo terzo a Fernanda Mazzotta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.