L’intervento nei territori della Campania e della Basilicata, colpiti dal terremoto del 23 novembre 1980, fu immaginata all’interno di un programma di notevole complessità e validità concettuale, normativa e organizzativa, articolata in due grandi capitoli: la ricostruzione e lo sviluppo. E’ una delle poche circostanze in cui il legislatore nazionale, a seguito di una grande calamità, si sia posto l’obiettivo di conferire all’opera di ricostruzione una impalcatura quanto più possibile organica, riconducendo l’opera di ricostruzione dei centri disastrati e danneggiati, all’utilizzazione degli ordinari strumenti di pianificazione, pur ricorrendo a procedure accelerate.
Un modello di ricostruzione orientato a nuovi assetti urbanistici. L’occasione mancata del post sisma 1980
FASOLINO, ISIDORO
2012-01-01
Abstract
L’intervento nei territori della Campania e della Basilicata, colpiti dal terremoto del 23 novembre 1980, fu immaginata all’interno di un programma di notevole complessità e validità concettuale, normativa e organizzativa, articolata in due grandi capitoli: la ricostruzione e lo sviluppo. E’ una delle poche circostanze in cui il legislatore nazionale, a seguito di una grande calamità, si sia posto l’obiettivo di conferire all’opera di ricostruzione una impalcatura quanto più possibile organica, riconducendo l’opera di ricostruzione dei centri disastrati e danneggiati, all’utilizzazione degli ordinari strumenti di pianificazione, pur ricorrendo a procedure accelerate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.