La opportunità di introdurre meccanismi di composizione alternativi di risoluzione delle liti anche nel settore assicurativo è stata avvertita in primo luogo in ambito comunitario e lungo queste linee direttrici si colloca l’intesa che l’Ania ha stipulato, nel 2004, con alcune delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative a livello nazionale, relativamente all’utilizzo di una procedura di conciliazione stragiudiziale, volta a fornire ai consumatori «una soluzione semplice e rapida» delle controversie di minor valore in materia di RC auto.Ill legislatore del 2010 ha disposto il tentativo obbligatorio di mediazione per le sole controversie delle relazioni contrattuali finanziarie, bancarie e assicurative. La ragione di una tale scelta va rinvenuta nella peculiare morfologia dei rapporti in questione e nel conseguente modo di atteggiarsi del conflitto ad essi relativo, in quanto scaturente da un complesso contesto di relazioni e posizioni.Risvolti positivi dalla introduzione dei menzionati modelli di risoluzione delle controversie si colgono nondimeno nell’ottica della tutela del contraente debole: se i contratti impresa-consumatore assumono la configurazione di una relazione commerciale one-shot, la disputa in materia assicurativa (e parimenti, bancaria o finanziaria), per quanto possa risultare circoscritta ad una singola condotta lesiva di un diritto, o ad una singola violazione di obbligo, sorge, nella maggior parte dei casi, all’interno di un rapporto che si svolge nel tempo e che si caratterizza per la difficoltà del contraente debole di interpretare consapevolmente le informazioni ricevute o di confrontare tecnicamente le proposte offertegli con altre possibili sul mercato.
La media-conciliazione nei rapporti assicurativi: problemi e prospettive
IMBRENDA, Mariassunta
2012-01-01
Abstract
La opportunità di introdurre meccanismi di composizione alternativi di risoluzione delle liti anche nel settore assicurativo è stata avvertita in primo luogo in ambito comunitario e lungo queste linee direttrici si colloca l’intesa che l’Ania ha stipulato, nel 2004, con alcune delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative a livello nazionale, relativamente all’utilizzo di una procedura di conciliazione stragiudiziale, volta a fornire ai consumatori «una soluzione semplice e rapida» delle controversie di minor valore in materia di RC auto.Ill legislatore del 2010 ha disposto il tentativo obbligatorio di mediazione per le sole controversie delle relazioni contrattuali finanziarie, bancarie e assicurative. La ragione di una tale scelta va rinvenuta nella peculiare morfologia dei rapporti in questione e nel conseguente modo di atteggiarsi del conflitto ad essi relativo, in quanto scaturente da un complesso contesto di relazioni e posizioni.Risvolti positivi dalla introduzione dei menzionati modelli di risoluzione delle controversie si colgono nondimeno nell’ottica della tutela del contraente debole: se i contratti impresa-consumatore assumono la configurazione di una relazione commerciale one-shot, la disputa in materia assicurativa (e parimenti, bancaria o finanziaria), per quanto possa risultare circoscritta ad una singola condotta lesiva di un diritto, o ad una singola violazione di obbligo, sorge, nella maggior parte dei casi, all’interno di un rapporto che si svolge nel tempo e che si caratterizza per la difficoltà del contraente debole di interpretare consapevolmente le informazioni ricevute o di confrontare tecnicamente le proposte offertegli con altre possibili sul mercato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.