In questo lavoro, si è scelto di guardare alla disciplina dell’aborto attraverso la lente dei due giudizi di ammissibilità dei referendum che hanno avuto ad oggetto la l. 194/1978. L’acuita sensibilità che, ad ogni livello, si è sviluppata verso la vita del concepito tra un giudizio e l’altro, ha determinato la Corte, con la seconda pronuncia (la sent. n. 35/1997), a dichiarare l’inammissibilità del referendum e “blindare” la legge, in quanto a contenuto costituzionalmente vincolato. Ciò non nega, d’altro canto, un intervento del legislatore volto a migliorare le tutele ivi previste. Poiché lo spirito della legge sull’IVG è stato “tradito” dalle prassi applicative, ci s’interroga, pertanto, sull’opportunità di una modifica nel senso della “procedimentalizzazione” della formazione della volontà della donna.
Il diritto alla vita del concepito e l’interruzione volontaria della gravidanza nella giurisprudenza costituzionale
FATTIBENE, ROSANNA;
2006-01-01
Abstract
In questo lavoro, si è scelto di guardare alla disciplina dell’aborto attraverso la lente dei due giudizi di ammissibilità dei referendum che hanno avuto ad oggetto la l. 194/1978. L’acuita sensibilità che, ad ogni livello, si è sviluppata verso la vita del concepito tra un giudizio e l’altro, ha determinato la Corte, con la seconda pronuncia (la sent. n. 35/1997), a dichiarare l’inammissibilità del referendum e “blindare” la legge, in quanto a contenuto costituzionalmente vincolato. Ciò non nega, d’altro canto, un intervento del legislatore volto a migliorare le tutele ivi previste. Poiché lo spirito della legge sull’IVG è stato “tradito” dalle prassi applicative, ci s’interroga, pertanto, sull’opportunità di una modifica nel senso della “procedimentalizzazione” della formazione della volontà della donna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.