L’interdipendenza tra le discipline della formazione, della valutazione professionale e della progressione in carriera dei magistrati appartiene alla loro stessa ontologia. Il loro improvvido intersecarsi, però, potrebbe mettere a rischio l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. In questo saggio, si ricerca la causa ed, al contempo, la soluzione al problema sui tre piani interessati: quello del sistema delle fonti, dei rapporti tra poteri e dell’assetto politico-partitico. Con questo intento, si esaminano, dunque, i frammentari interventi normativi sull’ordinamento giudiziario, fino alle discipline organiche delle due recenti riforme (l. n. 150/2005 e l. n. 111/2007); la costante tensione tra il potere legislativo e quello giudiziario, provocata dalla crisi del primo e dalla conseguente giurisdizionalizzazione del diritto; la distorta via italiana all’interazione tra la forma di governo parlamentare ed il principio rappresentativo/funzionale della regola di maggioranza, intrapresa a far tempo dalle riforme elettorali del 1993.
Formazione, valutazione professionale e progressione in carriera dei magistrati: una triade in equilibrio precario tra sistema delle fonti, rapporti tra poteri ed assetto politico-partitico
FATTIBENE, ROSANNA
2010-01-01
Abstract
L’interdipendenza tra le discipline della formazione, della valutazione professionale e della progressione in carriera dei magistrati appartiene alla loro stessa ontologia. Il loro improvvido intersecarsi, però, potrebbe mettere a rischio l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. In questo saggio, si ricerca la causa ed, al contempo, la soluzione al problema sui tre piani interessati: quello del sistema delle fonti, dei rapporti tra poteri e dell’assetto politico-partitico. Con questo intento, si esaminano, dunque, i frammentari interventi normativi sull’ordinamento giudiziario, fino alle discipline organiche delle due recenti riforme (l. n. 150/2005 e l. n. 111/2007); la costante tensione tra il potere legislativo e quello giudiziario, provocata dalla crisi del primo e dalla conseguente giurisdizionalizzazione del diritto; la distorta via italiana all’interazione tra la forma di governo parlamentare ed il principio rappresentativo/funzionale della regola di maggioranza, intrapresa a far tempo dalle riforme elettorali del 1993.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.