E’ noto che le pietre preziose, appannaggio dei ceti aristocratici che utilizzano monili in grado di rendere pubblico lo status sociale di appartenenza, nelle produzioni rivolte ad una committenza popolare sono rimpiazzate da elementi in grado di imitarne colore e lucentezza, in primis il vetro. I documenti dell’Italia meridionale non sembrano fornire indicazioni a riguardo e a tutt’oggi non conosciamo l’esatta provenienza dei vaghi impiegati nella realizzazione dei monili, seppure sembrerebbe ipotizzabile per la Calabria l’importazione di vaghi in vetro dall’area nordica.La presenza di un monile all’interno di un cimitero tardo medievale salernitano lascia supporre una continuità d’uso delle collane in vetro, maggiormente attestate nei corredi funerari di età alto medievale, e forse di ulteriori ornamenti vitrei come bracciali e pendenti. Si è ritenuto necessario, pertanto, effettuare un primo censimento volto a verificare quanto presente sul territorio dell’Italia meridionale, con l’intento di definire le caratteristiche degli ornamenti per aree regionali in un arco cronologico che vede il passaggio dalla cultura romano-bizantina a quella bizantino-longobarda e poi a quella arabo-normanna, per concludersi con l’età angioina
Monili in vetro dall’Italia meridionale. Primi dati
FIORILLO, ROSA
2012-01-01
Abstract
E’ noto che le pietre preziose, appannaggio dei ceti aristocratici che utilizzano monili in grado di rendere pubblico lo status sociale di appartenenza, nelle produzioni rivolte ad una committenza popolare sono rimpiazzate da elementi in grado di imitarne colore e lucentezza, in primis il vetro. I documenti dell’Italia meridionale non sembrano fornire indicazioni a riguardo e a tutt’oggi non conosciamo l’esatta provenienza dei vaghi impiegati nella realizzazione dei monili, seppure sembrerebbe ipotizzabile per la Calabria l’importazione di vaghi in vetro dall’area nordica.La presenza di un monile all’interno di un cimitero tardo medievale salernitano lascia supporre una continuità d’uso delle collane in vetro, maggiormente attestate nei corredi funerari di età alto medievale, e forse di ulteriori ornamenti vitrei come bracciali e pendenti. Si è ritenuto necessario, pertanto, effettuare un primo censimento volto a verificare quanto presente sul territorio dell’Italia meridionale, con l’intento di definire le caratteristiche degli ornamenti per aree regionali in un arco cronologico che vede il passaggio dalla cultura romano-bizantina a quella bizantino-longobarda e poi a quella arabo-normanna, per concludersi con l’età angioinaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.