Questo articolo prende in esame la teoria della rappresentanza che Eric Voegelin elabora a partire da una concezione della scienza politica intesa come scienza teorica, scienza cioè che deve ritornare alla consapevolezza dei principi originari che sono alla base della costituzione dell’ordine umano come ordine sociale. In questo senso la scienza politica in quanto teoria non può mai ridursi ad accettazione dell’ordine esistente, ma è chiamata ad essere sempre analisi critica di tale ordine. L’articolo mostra come nell’opera del 1952 intitolata La nuova scienza politica il problema centrale di una teoria della politica sia il problema della rappresentanza, intesa sia come rappresentanza politica che come rappresentazione di una verità trascendente. Grazie ad una approfondita analisi di questo problema, svolta anche attraverso il confronto con Carl Schmitt e Hans Kelsen, la scienza politica in Voegelin appare come una scienza teorica critica delle società politiche che ritengono di realizzare compiutamente nella storia una verità assoluta. In questo senso la teoria della rappresentanza ha il compito di salvaguardare l’esperienza umana come esperienza differenziata e, cioè, aperta alla trascendenza.

La scienza politica come scienza teorica. La teoria della rappresentanza in Eric Voegelin,

CAMMAROTA, Gian Paolo
1988-01-01

Abstract

Questo articolo prende in esame la teoria della rappresentanza che Eric Voegelin elabora a partire da una concezione della scienza politica intesa come scienza teorica, scienza cioè che deve ritornare alla consapevolezza dei principi originari che sono alla base della costituzione dell’ordine umano come ordine sociale. In questo senso la scienza politica in quanto teoria non può mai ridursi ad accettazione dell’ordine esistente, ma è chiamata ad essere sempre analisi critica di tale ordine. L’articolo mostra come nell’opera del 1952 intitolata La nuova scienza politica il problema centrale di una teoria della politica sia il problema della rappresentanza, intesa sia come rappresentanza politica che come rappresentazione di una verità trascendente. Grazie ad una approfondita analisi di questo problema, svolta anche attraverso il confronto con Carl Schmitt e Hans Kelsen, la scienza politica in Voegelin appare come una scienza teorica critica delle società politiche che ritengono di realizzare compiutamente nella storia una verità assoluta. In questo senso la teoria della rappresentanza ha il compito di salvaguardare l’esperienza umana come esperienza differenziata e, cioè, aperta alla trascendenza.
1988
8871040503
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/3863692
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