L’esperienza dei contratti di quartiere – istituiti per la prima volta in Italia con il bando contenuto nel D.Min. LL.PP. 27.10.1997 – ha rappresentato un passo avanti per una visione del progetto urbano fondata sulla ricerca di qualità come risultante dell’integrazione di diversi fattori: la forma (qualità morfologica), il modo d’uso dello spazio (qualità fruitiva), la norma (qualità normativa), ed infine la qualità riguardante le condizioni dell’ecosistema interessato dal progetto (qualità eco sistemica). L’aspetto più significativo di questo modo di concepire il progetto – i cui esiti si stanno cominciando ad osservare in varie città italiane - è stato quello di imporre come indispensabile un’autentica integrazione disciplinare, rendendo possibile - almeno nelle premesse – un fecondo dialogo tra diversi saperi, con l’obiettivo di riqualificare insediamenti di edilizia residenziale pubblica secondo principi innovativi. Nel progetto per il quartiere Quattrograne Ovest ad Avellino, in parte realizzato, ed in parte ancora in corso di realizzazione, temi come il risparmio energetico, la riduzione dell’emissione di agenti inquinanti, il ricorso a materiali e a tecniche di intervento rispettose dell’ambiente si sono intrecciate con una riflessione sul tema dell’abitare - ed in particolare sui contorni della domanda di abitare – e del rapporto fra aloggio e sistema di spazi pubblici al suo contorno. Il contributo descrive le premesse teoriche di quest’esperienza – riflettendo sui suoi esiti e sulle sue possibili ricadute sul modo di pensare ed attuare il recupero edilizio ed urbano - e proporre un concetto avanzato del termine “riqualificazione”.
Qualità dell’abitare come sintesi: il progetto di riqualificazione del quartiere Quattrograne Ovest ad Avellino
VANACORE, Roberto;
2012-01-01
Abstract
L’esperienza dei contratti di quartiere – istituiti per la prima volta in Italia con il bando contenuto nel D.Min. LL.PP. 27.10.1997 – ha rappresentato un passo avanti per una visione del progetto urbano fondata sulla ricerca di qualità come risultante dell’integrazione di diversi fattori: la forma (qualità morfologica), il modo d’uso dello spazio (qualità fruitiva), la norma (qualità normativa), ed infine la qualità riguardante le condizioni dell’ecosistema interessato dal progetto (qualità eco sistemica). L’aspetto più significativo di questo modo di concepire il progetto – i cui esiti si stanno cominciando ad osservare in varie città italiane - è stato quello di imporre come indispensabile un’autentica integrazione disciplinare, rendendo possibile - almeno nelle premesse – un fecondo dialogo tra diversi saperi, con l’obiettivo di riqualificare insediamenti di edilizia residenziale pubblica secondo principi innovativi. Nel progetto per il quartiere Quattrograne Ovest ad Avellino, in parte realizzato, ed in parte ancora in corso di realizzazione, temi come il risparmio energetico, la riduzione dell’emissione di agenti inquinanti, il ricorso a materiali e a tecniche di intervento rispettose dell’ambiente si sono intrecciate con una riflessione sul tema dell’abitare - ed in particolare sui contorni della domanda di abitare – e del rapporto fra aloggio e sistema di spazi pubblici al suo contorno. Il contributo descrive le premesse teoriche di quest’esperienza – riflettendo sui suoi esiti e sulle sue possibili ricadute sul modo di pensare ed attuare il recupero edilizio ed urbano - e proporre un concetto avanzato del termine “riqualificazione”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.