Le trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni hanno avuto ricadute profonde anche sugli assetti culturali e valoriali delle comunità, richiedendo sforzi di comprensione capaci di consentire il monitoraggio continuo della «temperatura sociale» attraverso indagini sistematiche capaci di cogliere gli elementi di persistenza e quelli del cambiamento. In tutte le epoche e a tutte le latitudini, i comportamenti di gioco hanno descritto, meglio di molti altri indicatori, i lineamenti storico-culturali delle società; uno sguardo alla storia, infatti, ci consente di comprendere come, mentre in passato il gioco pubblico abbia assolto ad una funzione prevalentemente ludica (benché soggetta a forme diverse di censura sociale e da parte del potere), metamorfosi di un settore che, avendo affondato radici sempre più profonde nel mercato, è divenuto esso stesso metafora della contemporaneità. La velocizzazione e le logiche commerciali, inoltre, hanno sposato sempre più spesso il disagio sociale espresso da comunità in crisi sotto tutti i punti di vista, fino a farlo emergere nel gioco problematico. Per effetto di tale evoluzione, pertanto, il disagio sociale è stato letto esclusivamente alla luce del pregiudizio che interpreta il gioco come vizio. La complessità del tema del gioco, dunque, è un dato ormai acquisito; in un tessuto sociale, economico e politico che, in età contemporanea, risulta sempre più sgranato sotto i colpi di criticità che compromettono la capacità di tenuta dei sistemi, il gioco si configura come «rifugio» in cui ritrovare elementi di speranza. Le responsabilità connesse ad una gestione responsabile ed eticamente sostenibile del gioco pubblico (tanto più grevi quanto più i contesti sociali evidenziano indizi di vulnerabilità), interroga senza appello istituzioni, mercato e mondo della ricerca. L’approccio al tema, pertanto, non può e non deve esaurirsi nell’angusto e insufficiente pronunciamento dei singoli, ma allargarsi ad interrelazioni scientifiche multiformi e pluridisciplinari. Al tavolo della ricerca, infatti, devono sedere tutti gli attori coinvolti nei processi del comparto, affinché le istanze del profitto possano coniugarsi saggiamente con la tutela del giocatore.

Il mercato del gioco. Evoluzioni e tendenze.

DE ROSA, ORNELLA
2012-01-01

Abstract

Le trasformazioni economiche e sociali degli ultimi decenni hanno avuto ricadute profonde anche sugli assetti culturali e valoriali delle comunità, richiedendo sforzi di comprensione capaci di consentire il monitoraggio continuo della «temperatura sociale» attraverso indagini sistematiche capaci di cogliere gli elementi di persistenza e quelli del cambiamento. In tutte le epoche e a tutte le latitudini, i comportamenti di gioco hanno descritto, meglio di molti altri indicatori, i lineamenti storico-culturali delle società; uno sguardo alla storia, infatti, ci consente di comprendere come, mentre in passato il gioco pubblico abbia assolto ad una funzione prevalentemente ludica (benché soggetta a forme diverse di censura sociale e da parte del potere), metamorfosi di un settore che, avendo affondato radici sempre più profonde nel mercato, è divenuto esso stesso metafora della contemporaneità. La velocizzazione e le logiche commerciali, inoltre, hanno sposato sempre più spesso il disagio sociale espresso da comunità in crisi sotto tutti i punti di vista, fino a farlo emergere nel gioco problematico. Per effetto di tale evoluzione, pertanto, il disagio sociale è stato letto esclusivamente alla luce del pregiudizio che interpreta il gioco come vizio. La complessità del tema del gioco, dunque, è un dato ormai acquisito; in un tessuto sociale, economico e politico che, in età contemporanea, risulta sempre più sgranato sotto i colpi di criticità che compromettono la capacità di tenuta dei sistemi, il gioco si configura come «rifugio» in cui ritrovare elementi di speranza. Le responsabilità connesse ad una gestione responsabile ed eticamente sostenibile del gioco pubblico (tanto più grevi quanto più i contesti sociali evidenziano indizi di vulnerabilità), interroga senza appello istituzioni, mercato e mondo della ricerca. L’approccio al tema, pertanto, non può e non deve esaurirsi nell’angusto e insufficiente pronunciamento dei singoli, ma allargarsi ad interrelazioni scientifiche multiformi e pluridisciplinari. Al tavolo della ricerca, infatti, devono sedere tutti gli attori coinvolti nei processi del comparto, affinché le istanze del profitto possano coniugarsi saggiamente con la tutela del giocatore.
2012
9788815241979
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