Introduzione Con il termine Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si fa riferimento ad un disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo, che si esprime attraverso una preoccupazione eccessiva rispetto al peso e alla forma corporea. In Italia, circa 3 milioni di persone (5% della popolazione), si trovano a fare i conti con i DCA: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia-bulimia (APA, 2000). Obiettivi Numerosi studi clinici hanno dimostrato che alla base dei DCA è presente una disfunzionalità nel riconoscimento degli stati emotivi. Il presente lavoro sperimentale ha come obiettivo, dunque, quello di far emergere la significativa relazione tra gli stati emotivi e i DCA, verificando, inoltre, se i soggetti che manifestano emozioni negative, presentano anche tratti depressivi in presenza di un malfunzionamento delle comportamento alimentare. Partecipanti e Metodologia Ai partecipanti (n° tot=500; F=67%; età media= 24.6) è stato somministrato un questionario self-report, costituito da 4 aree di indagine: 1) abitudini alimentari; 2) sfera emotiva (Test di Attribuzione delle Emozioni; Blair, Cipolotti, 2000); 3) rapporto con il cibo e comportamento alimentare (Eating Attitudes Test, EAT-26); 4) aspetti somatici, affettivi e cognitivi della sindrome depressiva (Beck Depression Inventory, BDI-II). Risultati e Conclusioni: Il 13% dei soggetti mostra un alto livello di preoccupazione per la dieta e il peso corporeo (EAT-26= ≥20), mentre il 17,4% mostra un livello lieve di sintomatologia depressiva. E’ presente una correlazione significativa tra i risultati ottenuti all’EAT-26 e il non riconoscimento della tristezza (p=-0,93), oltre ad una relazione tra i risultati del BDI-II e due sottoscale dell’ EAT-26 ossia, Dieting Scale (DS) (p= 0,135) e Bulimia Factor (BF) (p=0,182). In generale, è possibile affermare, che è l’insieme delle emozioni che porta ad uno stato depressivo che a sua volta, può contribuire all’ insorgenza di un DCA. Bibliografia American Psychiatric Association (2000). Practice Guideline for the Treatment of Patience with Eating Disorders. Am J Psychiatry, 157; S1:1-38. Carano, E. et al. (2011). Correlations between bodily dissatisfaction, alexithymia, and dissociation in eating disorders. Giorn Ital Psicopat, 17: 174-182.

Dimensione emotiva, tratti depressivi e abitudini alimentari: studio trasversale di un campione di studenti dell’Università di Salerno

CARPINELLI, LUNA;CAVALLO, Pierpaolo;SAVARESE, Giulia
2013-01-01

Abstract

Introduzione Con il termine Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) si fa riferimento ad un disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo, che si esprime attraverso una preoccupazione eccessiva rispetto al peso e alla forma corporea. In Italia, circa 3 milioni di persone (5% della popolazione), si trovano a fare i conti con i DCA: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia-bulimia (APA, 2000). Obiettivi Numerosi studi clinici hanno dimostrato che alla base dei DCA è presente una disfunzionalità nel riconoscimento degli stati emotivi. Il presente lavoro sperimentale ha come obiettivo, dunque, quello di far emergere la significativa relazione tra gli stati emotivi e i DCA, verificando, inoltre, se i soggetti che manifestano emozioni negative, presentano anche tratti depressivi in presenza di un malfunzionamento delle comportamento alimentare. Partecipanti e Metodologia Ai partecipanti (n° tot=500; F=67%; età media= 24.6) è stato somministrato un questionario self-report, costituito da 4 aree di indagine: 1) abitudini alimentari; 2) sfera emotiva (Test di Attribuzione delle Emozioni; Blair, Cipolotti, 2000); 3) rapporto con il cibo e comportamento alimentare (Eating Attitudes Test, EAT-26); 4) aspetti somatici, affettivi e cognitivi della sindrome depressiva (Beck Depression Inventory, BDI-II). Risultati e Conclusioni: Il 13% dei soggetti mostra un alto livello di preoccupazione per la dieta e il peso corporeo (EAT-26= ≥20), mentre il 17,4% mostra un livello lieve di sintomatologia depressiva. E’ presente una correlazione significativa tra i risultati ottenuti all’EAT-26 e il non riconoscimento della tristezza (p=-0,93), oltre ad una relazione tra i risultati del BDI-II e due sottoscale dell’ EAT-26 ossia, Dieting Scale (DS) (p= 0,135) e Bulimia Factor (BF) (p=0,182). In generale, è possibile affermare, che è l’insieme delle emozioni che porta ad uno stato depressivo che a sua volta, può contribuire all’ insorgenza di un DCA. Bibliografia American Psychiatric Association (2000). Practice Guideline for the Treatment of Patience with Eating Disorders. Am J Psychiatry, 157; S1:1-38. Carano, E. et al. (2011). Correlations between bodily dissatisfaction, alexithymia, and dissociation in eating disorders. Giorn Ital Psicopat, 17: 174-182.
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