Questo lavoro presenta un approccio al monitoraggio di reti idriche che si basa sulla possibilità di individuare univocamente il codominio di esistenza o CHYTE (Codomain of HYdraulics and Topological Elements) delle variabili derivate, ad es. i carichi ai nodi, a partire dalle variabili indipendenti, ad es. le portate ai nodi di domanda in un modello Demand Driven (DD). Quando si consideri esplicitamente anche l’aleatorietà della domanda, il CHYTE fornisce in modo completo la rappresentazione della correlazione stocastico – strutturale della rete e permette di valutare le distribuzioni di probabilità congiunte o condizionate dei parametri incogniti nei nodi non monitorati tramite le probabilità di occorrenza delle singole variabili indipendenti. In tal modo, a partire da un nodo monitorato, è possibile stimare nei nodi rimanenti non solo il valore più probabile, ma anche l’incertezza legata a tale stima, in una maniera più efficiente rispetto a criteri basati sui tradizionali modelli puramente regressivi. Allo stesso modo, il concetto di CHYTE risulta utile in fase di ricerca perdite in quanto essa si riflette in una deformazione della struttura del CHYTE che può essere individuata con un test di massima verosimiglianza la cui efficienza è confrontata con gli usuali test puramente statistici. Nel lavoro sono mostrati esempi atti a studiare le proprietà di tale metodo e le potenzialità di utilizzo sia in fase di monitoraggio che di ricerca perdite.
Metodologia CHYTE per l'analisi delle reti idriche
BELARDI, GIUSEPPE;VILLANI, Paolo
2012
Abstract
Questo lavoro presenta un approccio al monitoraggio di reti idriche che si basa sulla possibilità di individuare univocamente il codominio di esistenza o CHYTE (Codomain of HYdraulics and Topological Elements) delle variabili derivate, ad es. i carichi ai nodi, a partire dalle variabili indipendenti, ad es. le portate ai nodi di domanda in un modello Demand Driven (DD). Quando si consideri esplicitamente anche l’aleatorietà della domanda, il CHYTE fornisce in modo completo la rappresentazione della correlazione stocastico – strutturale della rete e permette di valutare le distribuzioni di probabilità congiunte o condizionate dei parametri incogniti nei nodi non monitorati tramite le probabilità di occorrenza delle singole variabili indipendenti. In tal modo, a partire da un nodo monitorato, è possibile stimare nei nodi rimanenti non solo il valore più probabile, ma anche l’incertezza legata a tale stima, in una maniera più efficiente rispetto a criteri basati sui tradizionali modelli puramente regressivi. Allo stesso modo, il concetto di CHYTE risulta utile in fase di ricerca perdite in quanto essa si riflette in una deformazione della struttura del CHYTE che può essere individuata con un test di massima verosimiglianza la cui efficienza è confrontata con gli usuali test puramente statistici. Nel lavoro sono mostrati esempi atti a studiare le proprietà di tale metodo e le potenzialità di utilizzo sia in fase di monitoraggio che di ricerca perdite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.