L' immagine riprodotta non è il solo elemento che rende la moneta specchio della polis.Il forte legame tra moneta e polis si può cogliere, oltre che sul piano dell’iconografia, anche in considerazione del tipo di determinazione svolto dalla valuta emessa e/o in circolazione. Il nominale coniato e i quantitativi di moneta prodotta denunciano l’uso che la città ha fatto della propria moneta e le destinazioni ad essa assegnate. In tal senso, essi rispecchiano l’assetto sociale e gli orientamenti economici connessi alle sue istituzioni politiche. I dati che emergono dalle analisi numismatiche sono di più agevole interpretazione se letti alla luce del piano concettuale di riferimento della società che la moneta produceva ed utilizzava, seguendo un approccio utile nel caso di ogni documento materiale, ma in special modo se ci riferiamo all’ "oggetto sociale" moneta. In questo senso, per connotare la natura della moneta come riflesso e segno della città dal punto di vista funzionale, anche se ci riferiamo alle poleis della Magna Grecia, in assenza di altre fonti specifiche, il migliore modo per affrontare il tema è partire dalle riflessioni di Platone e di Aristotele che rappresentano il punto di arrivo e di svolta di precedenti concezioni sull’uso della moneta in una comunità politica e ci restituiscono, pertanto, il senso dell’evolversi degli usi monetari della polis.
LA MONETA, SEGNO E SPECCHIO DELLA POLIS
CANTILENA, Renata
2016
Abstract
L' immagine riprodotta non è il solo elemento che rende la moneta specchio della polis.Il forte legame tra moneta e polis si può cogliere, oltre che sul piano dell’iconografia, anche in considerazione del tipo di determinazione svolto dalla valuta emessa e/o in circolazione. Il nominale coniato e i quantitativi di moneta prodotta denunciano l’uso che la città ha fatto della propria moneta e le destinazioni ad essa assegnate. In tal senso, essi rispecchiano l’assetto sociale e gli orientamenti economici connessi alle sue istituzioni politiche. I dati che emergono dalle analisi numismatiche sono di più agevole interpretazione se letti alla luce del piano concettuale di riferimento della società che la moneta produceva ed utilizzava, seguendo un approccio utile nel caso di ogni documento materiale, ma in special modo se ci riferiamo all’ "oggetto sociale" moneta. In questo senso, per connotare la natura della moneta come riflesso e segno della città dal punto di vista funzionale, anche se ci riferiamo alle poleis della Magna Grecia, in assenza di altre fonti specifiche, il migliore modo per affrontare il tema è partire dalle riflessioni di Platone e di Aristotele che rappresentano il punto di arrivo e di svolta di precedenti concezioni sull’uso della moneta in una comunità politica e ci restituiscono, pertanto, il senso dell’evolversi degli usi monetari della polis.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.