Nell’enunciare il principio di prevalenza del diritto internazionale nella disciplina dei rapporti con le autorità giudiziarie straniere, l’art. 696 c.p.p. detta la gerarchia delle fonti che regolano gli istituti tradizionali e le nuove forme di cooperazione giudiziaria in materia penale. Difatti, la primacy delle fonti internazionali ed europee opera sia in ambito di cooperazione interstatuale “orizzontale” (tradizionale o rafforzata nel quadro dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia) sia in ambito di cooperazione “verticale” con i tribunali penali internazionali. La disciplina del codice di rito risulta quindi applicabile in via sussidiaria e con funzione integrativa della normativa internazionale qualora fornisca il supporto necessario alla concreta attuazione degli obblighi di cooperazione.
Fonti internazionali. Prevalenza [dir. proc. pen.]
NEGRI, Stefania
2015
Abstract
Nell’enunciare il principio di prevalenza del diritto internazionale nella disciplina dei rapporti con le autorità giudiziarie straniere, l’art. 696 c.p.p. detta la gerarchia delle fonti che regolano gli istituti tradizionali e le nuove forme di cooperazione giudiziaria in materia penale. Difatti, la primacy delle fonti internazionali ed europee opera sia in ambito di cooperazione interstatuale “orizzontale” (tradizionale o rafforzata nel quadro dello Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia) sia in ambito di cooperazione “verticale” con i tribunali penali internazionali. La disciplina del codice di rito risulta quindi applicabile in via sussidiaria e con funzione integrativa della normativa internazionale qualora fornisca il supporto necessario alla concreta attuazione degli obblighi di cooperazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.