Lo studio delle caratteristiche strutturali dell'art. 377 bis c.p. parte da una chiara opzione di metodo che, privilegiando un necessario riequilibrio dei rapporti tra diritto penale e processo, impone una rilettura della istituti processuali alla stregua delle categorie più propriamente penalistiche. Ed allora, l'affinamento degli elementi costitutivi della fattispecie qui oggetto di studio consentono, da un lato, la ricostruzione dell'oggetto della tutela penale, come fondamentale criterio ermeneutico, e, dall'altro, la individuazione di un chiaro ambito di operatività della norma da recuperare in termini razionali ad un circuito normativo che il legislatore ha inteso costruire e che può vivere solo all'interno di un sistema penale complessivo di stretta derivazione normativo-superiore. Vuoti di tutela, aporie sistematiche, subornazioni transgeniche e scorciatoie probatorie, secondo una tale impostazione, sembrano, pertanto, trovare gli argini necessariamente dovuti e alimentati da una ermeneutica di garanzia in attesa di una quanto mai opportuna rivisitazione normativa della stessa fattispecie tale da porre rimedio a quei deficit strutturali che lo studio in ogni caso ha inteso evidenziare.
Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria
SESSA, Antonino
2015
Abstract
Lo studio delle caratteristiche strutturali dell'art. 377 bis c.p. parte da una chiara opzione di metodo che, privilegiando un necessario riequilibrio dei rapporti tra diritto penale e processo, impone una rilettura della istituti processuali alla stregua delle categorie più propriamente penalistiche. Ed allora, l'affinamento degli elementi costitutivi della fattispecie qui oggetto di studio consentono, da un lato, la ricostruzione dell'oggetto della tutela penale, come fondamentale criterio ermeneutico, e, dall'altro, la individuazione di un chiaro ambito di operatività della norma da recuperare in termini razionali ad un circuito normativo che il legislatore ha inteso costruire e che può vivere solo all'interno di un sistema penale complessivo di stretta derivazione normativo-superiore. Vuoti di tutela, aporie sistematiche, subornazioni transgeniche e scorciatoie probatorie, secondo una tale impostazione, sembrano, pertanto, trovare gli argini necessariamente dovuti e alimentati da una ermeneutica di garanzia in attesa di una quanto mai opportuna rivisitazione normativa della stessa fattispecie tale da porre rimedio a quei deficit strutturali che lo studio in ogni caso ha inteso evidenziare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.