E’ Manhattan, ha scritto Koolhaas, il luogo che meglio esprime “uno stile di vita metropolitano”, interrogarsi su ciò è anche interrogarsi su come ne narra la letteratura (Don De Lillo) e il cinema (Cronenberg) in e attraverso questo luogo. L’analisi della vita metropolitana è così condotta provocando un continuo scivolamento da una modalità all’altra di esibizione dell’immagine – letteratura cinema – marcando la differenza fra queste e aprendo fra loro spazi d’intersezione. Le due forme di narrazione sono così messe in movimento facendo delle tensioni e degli urti che si producono l’apertura di spazi intermedi dove a essere elaborate sono inedite configurazioni di senso che possono costituire momenti di avanzamento della riflessione su quello che nel saggio si definisce estetico metropolitano.
Asimmetrie metropolitane
DE LUCA, Maria Giuseppina
2016
Abstract
E’ Manhattan, ha scritto Koolhaas, il luogo che meglio esprime “uno stile di vita metropolitano”, interrogarsi su ciò è anche interrogarsi su come ne narra la letteratura (Don De Lillo) e il cinema (Cronenberg) in e attraverso questo luogo. L’analisi della vita metropolitana è così condotta provocando un continuo scivolamento da una modalità all’altra di esibizione dell’immagine – letteratura cinema – marcando la differenza fra queste e aprendo fra loro spazi d’intersezione. Le due forme di narrazione sono così messe in movimento facendo delle tensioni e degli urti che si producono l’apertura di spazi intermedi dove a essere elaborate sono inedite configurazioni di senso che possono costituire momenti di avanzamento della riflessione su quello che nel saggio si definisce estetico metropolitano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.