Le due musiche, commedia in quattro atti del barone Saverio Mattei, scritta nel 1860 da un omonimo pronipote del poeta, è qui assunta come punto di partenza del discorso. L’A. osserva come la commedia, per la forte carica rappresentativa e per la vivace immediatezza del dialogo teatrale riesca a restituire un’eco del dibattito che animò il panorama musicale e teatrale italiano, e non solo italiano, nella seconda parte del Settecento.. Un dibattito che dal rapporto musica antica/musica moderna finì per estendersi a questioni di tecnica teatrale e di pratica musicale, degenerando in qualche caso a livello di scontro aperto fra fazioni contrapposte. La commedia presa in esame, centrata su ambienti e personaggi, spesso caricati in senso buffonesco, ben illumina il clima non sempre sereno di polemiche,contro cui più volte si era espresso lo stesso Mattei. A dispetto dell’immagine delle “due musiche” provocatoriamente scelta dall’omonimo autore, il Mattei era convinto, ben altrimenti, che la musica è una sola,sacro e profano sono due facce della stessa medaglia, un principio sicuramente ben meditato che è poi alla base della sua originale proposta di riforma.
Le due musiche
MONTANILE, Filomena
2016-01-01
Abstract
Le due musiche, commedia in quattro atti del barone Saverio Mattei, scritta nel 1860 da un omonimo pronipote del poeta, è qui assunta come punto di partenza del discorso. L’A. osserva come la commedia, per la forte carica rappresentativa e per la vivace immediatezza del dialogo teatrale riesca a restituire un’eco del dibattito che animò il panorama musicale e teatrale italiano, e non solo italiano, nella seconda parte del Settecento.. Un dibattito che dal rapporto musica antica/musica moderna finì per estendersi a questioni di tecnica teatrale e di pratica musicale, degenerando in qualche caso a livello di scontro aperto fra fazioni contrapposte. La commedia presa in esame, centrata su ambienti e personaggi, spesso caricati in senso buffonesco, ben illumina il clima non sempre sereno di polemiche,contro cui più volte si era espresso lo stesso Mattei. A dispetto dell’immagine delle “due musiche” provocatoriamente scelta dall’omonimo autore, il Mattei era convinto, ben altrimenti, che la musica è una sola,sacro e profano sono due facce della stessa medaglia, un principio sicuramente ben meditato che è poi alla base della sua originale proposta di riforma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.