L’Opusculum contra Wolfelmum, scritto attorno al 1085 dall’enigmatica figura di Manegoldo di Lautenbach, è stato spesso ritenuto un attacco complessivo contro la sapienza pagana. Tuttavia, una analisi più attenta dell’opera mostra che le critiche del suo autore sono limitate unicamente agli aspetti della fisica di Macrobio che meno potevano conciliarsi con i fondamenti della fede cristiana (e soprattutto con la sua escatologia): metempsicosi, dottrina dell’anima del mondo, concezione del corpo come prigione dell’anima. Inoltre, l’intento principale dello scritto sembra attaccare il suo ignoto destinatario dal punto di vista politico, per la sua appartenenza al partito antigregoriano. Manegoldo si rivela dunque non un oscurantista, ma un difensore dell’ortodossia in tutte le sue forme.
Le ragioni antiplatoniche di Manegoldo di Lautenbach
DE FILIPPIS, RENATO
2016
Abstract
L’Opusculum contra Wolfelmum, scritto attorno al 1085 dall’enigmatica figura di Manegoldo di Lautenbach, è stato spesso ritenuto un attacco complessivo contro la sapienza pagana. Tuttavia, una analisi più attenta dell’opera mostra che le critiche del suo autore sono limitate unicamente agli aspetti della fisica di Macrobio che meno potevano conciliarsi con i fondamenti della fede cristiana (e soprattutto con la sua escatologia): metempsicosi, dottrina dell’anima del mondo, concezione del corpo come prigione dell’anima. Inoltre, l’intento principale dello scritto sembra attaccare il suo ignoto destinatario dal punto di vista politico, per la sua appartenenza al partito antigregoriano. Manegoldo si rivela dunque non un oscurantista, ma un difensore dell’ortodossia in tutte le sue forme.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.