È possibile problematizzare l’educazione permanente muovendo da una presa di coscienza inaggirabile che costringe il pedagogista a misurarsi con una domanda radicale: vi è una permanenza dell’educazione? Provare a rimettere al centro l’idea di permanenza dell’educazione significa interrogarsi sul senso e non solo sulla funzione di un progettualità long life o widelife learning. Il riconoscimento della permanenza dell’educazione, consente di valorizzare l’istanza funzionale e l’istanza esistenziale che nutrono il bisogno formativo dell’adulto (Frabboni – Minerva, 2004). La presa d’atto della permanenza dell’educazione rende possibile, ancora, il dialogo tra il carattere regolativo proprio dell’educazione permanente e quello descrittivo che contraddistingue l’apprendimento permanente (Baldacci, 2012). Partendo da queste premesse teoriche, il contributo tenta di individuare un possibile luogo dell’educazione permanente ispirato alla qualità dei processi di insegnamento-apprendimento per l’intero corso della vita. Tale possibile luogo può essere rintracciato in quella particolare esperienza di educazione permanente rappresentata dai percorsi del Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Esperienza, questa, che pone in modo complesso e problematico la relazione insegnamento-apprendimento attraverso il ritorno al primo termine (insegnamento-apprendimento-insegnamento). Il passaggio dal ruolo di docente al ruolo di discente per ritornare ad un rinnovato ruolo docente implica non solo il riconoscimento di un bisogno di formazione continua, ma anche una consapevolezza della propria identità personale (istanza esistenziale) e professionale (istanza funzionale).

Dalla permanenza dell'educazione all'educazione permanente e...ritorno

ATTINA', Marinella;MARTINO, PAOLA
2016-01-01

Abstract

È possibile problematizzare l’educazione permanente muovendo da una presa di coscienza inaggirabile che costringe il pedagogista a misurarsi con una domanda radicale: vi è una permanenza dell’educazione? Provare a rimettere al centro l’idea di permanenza dell’educazione significa interrogarsi sul senso e non solo sulla funzione di un progettualità long life o widelife learning. Il riconoscimento della permanenza dell’educazione, consente di valorizzare l’istanza funzionale e l’istanza esistenziale che nutrono il bisogno formativo dell’adulto (Frabboni – Minerva, 2004). La presa d’atto della permanenza dell’educazione rende possibile, ancora, il dialogo tra il carattere regolativo proprio dell’educazione permanente e quello descrittivo che contraddistingue l’apprendimento permanente (Baldacci, 2012). Partendo da queste premesse teoriche, il contributo tenta di individuare un possibile luogo dell’educazione permanente ispirato alla qualità dei processi di insegnamento-apprendimento per l’intero corso della vita. Tale possibile luogo può essere rintracciato in quella particolare esperienza di educazione permanente rappresentata dai percorsi del Tirocinio Formativo Attivo (TFA). Esperienza, questa, che pone in modo complesso e problematico la relazione insegnamento-apprendimento attraverso il ritorno al primo termine (insegnamento-apprendimento-insegnamento). Il passaggio dal ruolo di docente al ruolo di discente per ritornare ad un rinnovato ruolo docente implica non solo il riconoscimento di un bisogno di formazione continua, ma anche una consapevolezza della propria identità personale (istanza esistenziale) e professionale (istanza funzionale).
2016
978-88-917-3419-8
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