Il compostaggio in azienda dei propri residui colturali o animali può essere facilmente realizzato adottando delle tecnologie semplificate a basso costo, sia in termini di investimento che di gestione. Tra i residui colturali più diffusi nella Piana del Sele si ricordano quelli di carciofo e quelli di finocchio, il cui interramento trova controindicazioni dal punto di vista fitosanitario. In questa sperimentazione viene proposto il loro compostaggio mediante l’adozione di una tecnologia del tipo a cumulo statico ad insufflazione attiva di aria, pompata periodicamente in tubi forati mediante soffiante ad alimentazione elettrica, comandata da un sistema a relè. L’umidità della biomassa è stata assicurata mediante bagnatura con impianto di irrigazione e la temperatura monitorata mediante termosonde a lettura manuale. Sono stati compostati due differenti cumuli ottenuti dalla miscelazione di cippato di pioppo (20 % del peso secco totale) e di residui di carciofo (79 % del peso secco totale) (cumulo Cc) o residui di carciofo e finocchio miscelati insieme (43% e 23% del peso secco totale, rispettivamente, con aggiunta di circa il 10% di scarola da IV gamma) (cumulo Cc+f). Come innesco, per ambedue i cumuli, è stato impiegato compost commerciale da f.o.r.s.u., in quantità pari a circa il 2 % del peso secco totale. Nei due cumuli il rapporto C/N di partenza è stato di 30 per Cc e di quasi 35 per Cc+f. Quali indicatori della maturità dei compost ottenuti sono stati utilizzati la respirazione basale e l'attività idrolasica totale, mentre la stabilità dei prodotti finali è stata valutata su Lepidium sativum tramite test di fitotossicità degli estratti acquosi dei compost. Le analisi microbiologiche condotte sono state quelle relative alla carica batterica totale, alla densità di pseudomonadi e di batteri termoresistenti e al numero di funghi totali. Inoltre, è stato determinato il pH, la conducibilità elettrica, l’azoto totale e il contenuto di nitrati. Come compost di riferimento è stato impiegato compost commerciale da f.o.r.s.u. I residui di solo carciofo e di carciofo mescolato a finocchio hanno fornito, in tempi brevi (circa un mese e mezzo), due ottimi compost vegetali ricchi in humus, ben dotati di azoto e nitrati, ricchi in batteri potenzialmente antagonisti, non fitotossici e con forte azione biostimolante. Il compost ottenuto dai residui di carciofo mescolato a finocchio presentava, rispetto a quello ottenuto dai soli residui di carciofo, una minore densità di pseudomonadi e funghi totali e un maggiore effetto biostimolante della crescita di L. sativum.

Compostaggio aziendale di residui di carciofo e finocchio

CELANO, Giuseppe
2012-01-01

Abstract

Il compostaggio in azienda dei propri residui colturali o animali può essere facilmente realizzato adottando delle tecnologie semplificate a basso costo, sia in termini di investimento che di gestione. Tra i residui colturali più diffusi nella Piana del Sele si ricordano quelli di carciofo e quelli di finocchio, il cui interramento trova controindicazioni dal punto di vista fitosanitario. In questa sperimentazione viene proposto il loro compostaggio mediante l’adozione di una tecnologia del tipo a cumulo statico ad insufflazione attiva di aria, pompata periodicamente in tubi forati mediante soffiante ad alimentazione elettrica, comandata da un sistema a relè. L’umidità della biomassa è stata assicurata mediante bagnatura con impianto di irrigazione e la temperatura monitorata mediante termosonde a lettura manuale. Sono stati compostati due differenti cumuli ottenuti dalla miscelazione di cippato di pioppo (20 % del peso secco totale) e di residui di carciofo (79 % del peso secco totale) (cumulo Cc) o residui di carciofo e finocchio miscelati insieme (43% e 23% del peso secco totale, rispettivamente, con aggiunta di circa il 10% di scarola da IV gamma) (cumulo Cc+f). Come innesco, per ambedue i cumuli, è stato impiegato compost commerciale da f.o.r.s.u., in quantità pari a circa il 2 % del peso secco totale. Nei due cumuli il rapporto C/N di partenza è stato di 30 per Cc e di quasi 35 per Cc+f. Quali indicatori della maturità dei compost ottenuti sono stati utilizzati la respirazione basale e l'attività idrolasica totale, mentre la stabilità dei prodotti finali è stata valutata su Lepidium sativum tramite test di fitotossicità degli estratti acquosi dei compost. Le analisi microbiologiche condotte sono state quelle relative alla carica batterica totale, alla densità di pseudomonadi e di batteri termoresistenti e al numero di funghi totali. Inoltre, è stato determinato il pH, la conducibilità elettrica, l’azoto totale e il contenuto di nitrati. Come compost di riferimento è stato impiegato compost commerciale da f.o.r.s.u. I residui di solo carciofo e di carciofo mescolato a finocchio hanno fornito, in tempi brevi (circa un mese e mezzo), due ottimi compost vegetali ricchi in humus, ben dotati di azoto e nitrati, ricchi in batteri potenzialmente antagonisti, non fitotossici e con forte azione biostimolante. Il compost ottenuto dai residui di carciofo mescolato a finocchio presentava, rispetto a quello ottenuto dai soli residui di carciofo, una minore densità di pseudomonadi e funghi totali e un maggiore effetto biostimolante della crescita di L. sativum.
2012
9788890562877
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4679996
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