Il saggio illustra la valenza linguistica, filosofica e teologica del termine 'nihil' nell'alto Medioevo. Nello specifico, il termine 'nihil, oggetto di una elegante indagine da parte di Agostino nel 'De magistro', acquisisce nei secoli altomedievali una duplice valenza: per un verso, esso indica la condizione dell'uomo e delle creature che, in confronto al pieno e perfetto 'esse' di Dio, non possono che essere descritte in termini ontologicamente negativi; per un altro, illustra la capacità del linguaggio umano di riferirsi non soltanto a 'res' esistenti ma anche a condizioni che solo la mente può cogliere (come appunto lo stato di assenza di qualcosa che il termine 'nihil' indica)
Il nihil tra Verbum e verba
BISOGNO, Armando
2017-01-01
Abstract
Il saggio illustra la valenza linguistica, filosofica e teologica del termine 'nihil' nell'alto Medioevo. Nello specifico, il termine 'nihil, oggetto di una elegante indagine da parte di Agostino nel 'De magistro', acquisisce nei secoli altomedievali una duplice valenza: per un verso, esso indica la condizione dell'uomo e delle creature che, in confronto al pieno e perfetto 'esse' di Dio, non possono che essere descritte in termini ontologicamente negativi; per un altro, illustra la capacità del linguaggio umano di riferirsi non soltanto a 'res' esistenti ma anche a condizioni che solo la mente può cogliere (come appunto lo stato di assenza di qualcosa che il termine 'nihil' indica)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.