La tecnica descrittiva e narrativa di Charles de Brosses nelle Lettres familières si serve di numerosi espedienti per tenere desta l’attenzione del lettore e per non perdersi in descrizioni superflue. È il caso della visita di Capri la cui descrizione si rifà agli scritti di Addison. Ne parla affermando di scoprire con estremo piacere l’esattezza delle sue dettagliate descrizioni. La traduzione delle lettere ha fornito la possibilità di entrare nel laboratorio dell’autore, condividere con lui esperienze e tempi, nonché la scelta di termini ed espressioni utili a criticare, esaltare, commentare tutto ciò che l’autore decide di fornire al lettore. Il dialogo con il destinatario di turno rivela apertamente il desiderio di dialogare con il destinatario ufficiale e con quello virtuale per preannunciargli le sue reali intenzioni. Lo stile diventa diretto, immediato tanto da sembrare reale e non mediato dal tempo e dallo spazio. È proprio la dimensione spazio-temporale il dato che de Brosses manipola con maggiore disinvoltura. La leggerezza con cui riesce a districarsi tra queste due dimensioni, pur trovandosi in un luogo lontano e in un tempo diverso, rivela un autore che, sicuro di sé, riporta fatti accaduti o stili di vita riuscendo a fondere con abilità il tempo della scrittura e quello della narrazione.
Il viaggiatore tra modernità e antichità
PELLEGRINO, ROSARIO
2017-01-01
Abstract
La tecnica descrittiva e narrativa di Charles de Brosses nelle Lettres familières si serve di numerosi espedienti per tenere desta l’attenzione del lettore e per non perdersi in descrizioni superflue. È il caso della visita di Capri la cui descrizione si rifà agli scritti di Addison. Ne parla affermando di scoprire con estremo piacere l’esattezza delle sue dettagliate descrizioni. La traduzione delle lettere ha fornito la possibilità di entrare nel laboratorio dell’autore, condividere con lui esperienze e tempi, nonché la scelta di termini ed espressioni utili a criticare, esaltare, commentare tutto ciò che l’autore decide di fornire al lettore. Il dialogo con il destinatario di turno rivela apertamente il desiderio di dialogare con il destinatario ufficiale e con quello virtuale per preannunciargli le sue reali intenzioni. Lo stile diventa diretto, immediato tanto da sembrare reale e non mediato dal tempo e dallo spazio. È proprio la dimensione spazio-temporale il dato che de Brosses manipola con maggiore disinvoltura. La leggerezza con cui riesce a districarsi tra queste due dimensioni, pur trovandosi in un luogo lontano e in un tempo diverso, rivela un autore che, sicuro di sé, riporta fatti accaduti o stili di vita riuscendo a fondere con abilità il tempo della scrittura e quello della narrazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.