Il rilevamento aereo nel campo dell’architettura e dell’archeologia sta riscuotendo sempre maggior interesse, soprattutto a seguito dello sviluppo tecnologico dei VANT (vehículo aéreo no tripulado), più famosi nella terminologia inglese UAV (Unmanned Aereal Vehicles). Negli ultimi anni, infatti, questi mezzi hanno migliorato notevolmente le loro caratteristiche, come il tempo di volo, la stabilità e il payload. Parallelamente, abbiamo assistito alla miniaturizzazione del sensore che, non a discapito della qualità, ha aperto nuove frontiere per il rilievo fotogrammetrico fino a pochi anni fa quasi inimmaginabili. A questo sviluppo ha contribuito anche il progresso dei software di fotogrammetria digitale, con l’introduzione sempre più spinta di nuovi algoritmi di calcolo – Structure from Motion –, per la restituzione di orto-immagini ad alta definizione, spesso requisito necessario per la documentazione e la conservazione del patrimonio archeologico. Proprio in questo filone di ricerca si colloca il caso studio, qui presentato a scopo principalmente divulgativo, del rilievo fotogrammetrico da mezzo UAV di Via di Nocera, nell’area archeologica degli scavi di Pompei, patrimonio Unesco dal lontano 1997. Dal processamento delle immagini, a valle di un’accurata campagna topografica con la battuta dei necessari Ground Control Point (GCP), è stata restituita un’orto-immagine ad alta risoluzione e georeferenziata. L’analisi metrica rispetto i GCP ha riscontrato errori puntuali inferiori ai 2 cm, validando metricamente le rappresentazioni per elaborati in scala 1:50 (o anche più grande), essenziali per una dettagliata documentazione del basolato e permettendone, così, una nuova lettura anche del relativo stato di degrado.

Uno strumento UAV sperimentale per una metodologia sempre più consolidata: il caso di Via di Nocera a Pompei (Una herramienta VANT experimental para una metodología cada vez más consolidada: el caso de Via di Nocera en Pompeya)

BARBA, Salvatore
;
LIMONGIELLO, MARCO;MELE, FRANCESCO
2016-01-01

Abstract

Il rilevamento aereo nel campo dell’architettura e dell’archeologia sta riscuotendo sempre maggior interesse, soprattutto a seguito dello sviluppo tecnologico dei VANT (vehículo aéreo no tripulado), più famosi nella terminologia inglese UAV (Unmanned Aereal Vehicles). Negli ultimi anni, infatti, questi mezzi hanno migliorato notevolmente le loro caratteristiche, come il tempo di volo, la stabilità e il payload. Parallelamente, abbiamo assistito alla miniaturizzazione del sensore che, non a discapito della qualità, ha aperto nuove frontiere per il rilievo fotogrammetrico fino a pochi anni fa quasi inimmaginabili. A questo sviluppo ha contribuito anche il progresso dei software di fotogrammetria digitale, con l’introduzione sempre più spinta di nuovi algoritmi di calcolo – Structure from Motion –, per la restituzione di orto-immagini ad alta definizione, spesso requisito necessario per la documentazione e la conservazione del patrimonio archeologico. Proprio in questo filone di ricerca si colloca il caso studio, qui presentato a scopo principalmente divulgativo, del rilievo fotogrammetrico da mezzo UAV di Via di Nocera, nell’area archeologica degli scavi di Pompei, patrimonio Unesco dal lontano 1997. Dal processamento delle immagini, a valle di un’accurata campagna topografica con la battuta dei necessari Ground Control Point (GCP), è stata restituita un’orto-immagine ad alta risoluzione e georeferenziata. L’analisi metrica rispetto i GCP ha riscontrato errori puntuali inferiori ai 2 cm, validando metricamente le rappresentazioni per elaborati in scala 1:50 (o anche più grande), essenziali per una dettagliata documentazione del basolato e permettendone, così, una nuova lettura anche del relativo stato di degrado.
2016
978-959-261-533-5
El levamiento aéreo en el campo de la arquitectura y arqueología, está demostrando siempre mayor interés, principalmente luego del desarrollo tecnológico de los VANT (Vehículo aéreo no tripulado) o más conocido en su término en inglés UAV (Unmanned Aereal Vehicles). En los últimos años, en efecto, estos medios han mejorado notablemente sus características, ya sea, el tiempo y la estabilidad del vuelo, y el payload. Al mismo tiempo, hemos sido testigos del desarrollo tecnológico de los sensores pasivos, capaces en pocos años, de la miniaturización, que abre nuevas fronteras en el levantamiento fotogramétrico, situación que pocos años atrás era inimaginable. En este desarrollo, ha contribuido también el progreso de los softwares de fotogrametría digital, con la introducción de nuevos algoritmos de cálculo – Structure from Motion –, para la restitución de orto-fotos de alta definición, muchas veces requisito esencial para la documentación y la conservación del patrimonio arqueológico. Precisamente en este ámbito de investigación se localiza el caso de estudio, aquí presentado con un objetivo principalmente divulgativo, del levamiento fotogramétrico por medio de VANT de Via di Nocera, en el área arqueológica de Pompeya, patrimonio de la Unesco desde el lejano 1997. Desde el procesamiento de las imágenes, capturadas a partir de una precisa campaña de recolección y con la utilización de los necesarios Ground Control Point (GCP), ha sido restituida una orto-imagen de alta resolución y geo-referenciada. El análisis métrico respecto los GCP ha evidenciado errores puntuales inferiores a los 2 cm, validando métricamente la representación para piezas graficas en escala 1:50 (o incluso más grande), esencial para una detallada documentación del pavimento y permitiendo también, de esta manera, una nueva lectura del relativo estado de degrado.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4686010
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