Il presente articolo si sofferma su una tematica "classica" del processo di integrazione europea concernente il principio di solidarietà sotteso all'intera costruzione europea. Tuttavia, lo analizza dall'angolo visuale successivo al Trattato di Lisbona che inserisce all’art. 2 TUE i valori su cui si fonda l’Unione, includendovi il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà. Non poche problematiche ha dovuto affrontare l'Unione europea a causa del susseguirsi di eventi che, se da un lato hanno reso più impellente la necessità di stringersi in un idem sentire, dall’altro lato hanno fatto vacillare quel concetto di solidarité de fait. Ne è conseguito che, anche se il Trattato di Lisbona ha formalmente ampliato il ricorso al principio di solidarietà, di fatto i continui attacchi terroristici al cuore dell’Europa, la pressione del fenomeno migratorio, il recesso in itinere della Gran Bretagna, ed il paventato recesso di altri Stati membri, hanno indotto a ricercare nuovi equilibri tra interventi di solidarietà e sicurezza all’interno e all’esterno dell’Unione. Un esempio normativo è la clausola di solidarietà (art. 222 TFUE) concernente gli interventi dell’Unione e degli Stati membri a sostegno dello Stato vittima di un attacco terroristico o di una catastrofe naturale o causata dall’uomo. L'obbiettivo del presente lavoro è quello di mostrare come tale clausola presenti chiare implicazioni con altre politiche dell’Unione, nonché problematiche di coordinamento nella fase attuativa riconducibili alla progressiva emersione di un “sistema di solidarietà” dell’Unione europea ancora in divenire.
La solidarietà come valore fondamentale dell'Unione europea: prospettive e problematiche
RUSSO, TERESA
2017
Abstract
Il presente articolo si sofferma su una tematica "classica" del processo di integrazione europea concernente il principio di solidarietà sotteso all'intera costruzione europea. Tuttavia, lo analizza dall'angolo visuale successivo al Trattato di Lisbona che inserisce all’art. 2 TUE i valori su cui si fonda l’Unione, includendovi il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà. Non poche problematiche ha dovuto affrontare l'Unione europea a causa del susseguirsi di eventi che, se da un lato hanno reso più impellente la necessità di stringersi in un idem sentire, dall’altro lato hanno fatto vacillare quel concetto di solidarité de fait. Ne è conseguito che, anche se il Trattato di Lisbona ha formalmente ampliato il ricorso al principio di solidarietà, di fatto i continui attacchi terroristici al cuore dell’Europa, la pressione del fenomeno migratorio, il recesso in itinere della Gran Bretagna, ed il paventato recesso di altri Stati membri, hanno indotto a ricercare nuovi equilibri tra interventi di solidarietà e sicurezza all’interno e all’esterno dell’Unione. Un esempio normativo è la clausola di solidarietà (art. 222 TFUE) concernente gli interventi dell’Unione e degli Stati membri a sostegno dello Stato vittima di un attacco terroristico o di una catastrofe naturale o causata dall’uomo. L'obbiettivo del presente lavoro è quello di mostrare come tale clausola presenti chiare implicazioni con altre politiche dell’Unione, nonché problematiche di coordinamento nella fase attuativa riconducibili alla progressiva emersione di un “sistema di solidarietà” dell’Unione europea ancora in divenire.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.