La zonazione e la gestione del rischio da frana hanno fatto registrare una significati-va accelerazione in Italia a partire dal maggio 1998, quando il Dipartimento della Protezione Civile nazionale decise di gestire secondo canoni avanzati l’emergenza causata dalle colate rapide di fango che avevano funestato cinque Comuni della Regione Cam-pania. In virtù dell’esperienza maturata nel corso di questa emergenza e grazie ai dispositivi legislativi emanati nei mesi successivi, l’Italia si è dotata, infatti, di una zonazione del rischio da frana su basi qualitative che, ancora oggi, costituisce uno strumento di gestione la cui rilevanza è riconosciuta a livello internazionale. Partendo da questo patrimonio di conoscenze e tenendo conto dei principi che sono alla base della zonazione e della gestione del rischio da frana, la memoria focalizza l’attenzione sui progressi che si possono compiere a scala di singolo Comune con la zonazione del rischio associata a stime quantitative che richiedono indagini e studi di dettaglio da sviluppare con metodi tipicamente ingegneristici.

La zonazione del rischio da frana in Italia: pratica corrente e prospettive

CASCINI, Leonardo;FERLISI, Settimio
2017-01-01

Abstract

La zonazione e la gestione del rischio da frana hanno fatto registrare una significati-va accelerazione in Italia a partire dal maggio 1998, quando il Dipartimento della Protezione Civile nazionale decise di gestire secondo canoni avanzati l’emergenza causata dalle colate rapide di fango che avevano funestato cinque Comuni della Regione Cam-pania. In virtù dell’esperienza maturata nel corso di questa emergenza e grazie ai dispositivi legislativi emanati nei mesi successivi, l’Italia si è dotata, infatti, di una zonazione del rischio da frana su basi qualitative che, ancora oggi, costituisce uno strumento di gestione la cui rilevanza è riconosciuta a livello internazionale. Partendo da questo patrimonio di conoscenze e tenendo conto dei principi che sono alla base della zonazione e della gestione del rischio da frana, la memoria focalizza l’attenzione sui progressi che si possono compiere a scala di singolo Comune con la zonazione del rischio associata a stime quantitative che richiedono indagini e studi di dettaglio da sviluppare con metodi tipicamente ingegneristici.
2017
978-88-97181-57-6
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