Il lungometraggio Nora, dei registi italiani Stella Di Tocco e Fabio Grimaldi, liberamente tratto dal romanzo autobiografico Una sola muerte numerosa(2007)di Nora Strejilevich, è uno sguardo italiano sull’oggi del terzo millennio e sul passato recente della dittatura in Argentina attraverso un espediente di certo non nuovo ma perfettamente adeguato alle intenzioni degli autori: racconta il ritorno a Buenos Aires dopo molti anni d’esilio in Calabriadi una exprigioniera politica che opera continui confronti tra il passato e il presente, tra la soggettività dell’esperienza di prigionia ed esilio e l’oggettività della vita porteña del corralito. L’analisi si centra sugli scartitra il testo scritto e il lungometraggio per individuare le interferenze dell’immaginario italiano sulla autoreferenzialità dell’autrice.
El regreso de Nora
GRILLO, Rosa Maria
2017
Abstract
Il lungometraggio Nora, dei registi italiani Stella Di Tocco e Fabio Grimaldi, liberamente tratto dal romanzo autobiografico Una sola muerte numerosa(2007)di Nora Strejilevich, è uno sguardo italiano sull’oggi del terzo millennio e sul passato recente della dittatura in Argentina attraverso un espediente di certo non nuovo ma perfettamente adeguato alle intenzioni degli autori: racconta il ritorno a Buenos Aires dopo molti anni d’esilio in Calabriadi una exprigioniera politica che opera continui confronti tra il passato e il presente, tra la soggettività dell’esperienza di prigionia ed esilio e l’oggettività della vita porteña del corralito. L’analisi si centra sugli scartitra il testo scritto e il lungometraggio per individuare le interferenze dell’immaginario italiano sulla autoreferenzialità dell’autrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.