Introduzione a Massimo Castri. I Greci nostri contemporanei

Il contributo si propone di illustrare l'importanza degli autografi inediti pubblicati nel volume, vale a dire i taccuini di regia di Massimo Castri scritti in vista dell'allestimento di quattro spettacoli dedicati alla tragediografia greca di Sofoce e Euripide, realizzati in tempi differenti. Nell'Introduzione si ricostruisce il particolare contesto storico-culturale di ogni serie autografa e se ne analizzano le finalità stilistico-espressive. Si evidenziano, in tal modo: la tendenza del regista toscano ad aprire con ogni testo una fitta rete di rinvii culturali a sostegno della griglia connotativa della scrittura scenica; l'ottica progettuale tesa a concepire ogni testo come parte di un percorso unitario fatto di più testi unificati da un mito-personaggio; la tensione a trasformare la riflessione drammaturgica preparatoria in prassi pedagogica da sperimentare in una condizione di tipo laboratoriale in un gruppo di giovani attori.