Il lavoro intende descrivere le logiche organizzative del mercato agroalimentare contemporaneo utilizzando il concetto di radicamento che, nell’ultimo decennio, è stato sempre più impiegato dalle analisi sullo sviluppo locale e regionale. Nel sistema della grande produzione agroindustriale e della distribuzione organizzata, i processi di sradicamento che connotano le filiere lunghe hanno determinato una netta separazione tra luoghi, tempi e modi di produzione e consumo. Il modello “contadino” dell’agricoltura biologica e tradizionale che si è progressivamente affermato negli ultimi decenni ha cambiato il rapporto tra produzione e consumo di cibo, riportandolo alla fiducia reciproca, alle relazioni dirette e alla precisa informazione sulla qualità dei suoi prodotti. In questa prospettiva di analisi, si cercherà di rappresentare i processi di radicamento attivati nell’area campana del Cilento. I risultati dell’indagine confermano che l’istituzione del primo biodistretto italiano può costituire uno stimolo allo sviluppo insieme a una diffusione dell’immagine identitaria cilentana.
Il CIBO TRA LOGICHE DI MERCATO E SOSTENIBILITA' DELLA PRODUZIONE
Annunziata Vita
2017-01-01
Abstract
Il lavoro intende descrivere le logiche organizzative del mercato agroalimentare contemporaneo utilizzando il concetto di radicamento che, nell’ultimo decennio, è stato sempre più impiegato dalle analisi sullo sviluppo locale e regionale. Nel sistema della grande produzione agroindustriale e della distribuzione organizzata, i processi di sradicamento che connotano le filiere lunghe hanno determinato una netta separazione tra luoghi, tempi e modi di produzione e consumo. Il modello “contadino” dell’agricoltura biologica e tradizionale che si è progressivamente affermato negli ultimi decenni ha cambiato il rapporto tra produzione e consumo di cibo, riportandolo alla fiducia reciproca, alle relazioni dirette e alla precisa informazione sulla qualità dei suoi prodotti. In questa prospettiva di analisi, si cercherà di rappresentare i processi di radicamento attivati nell’area campana del Cilento. I risultati dell’indagine confermano che l’istituzione del primo biodistretto italiano può costituire uno stimolo allo sviluppo insieme a una diffusione dell’immagine identitaria cilentana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.