La relazione intende riproporre una riflessione, a partire dalla nozione teorica di “middle ground”, sulla rete di interazioni istituibili tra i centri costieri greci, etruschi e indigeni della Campania durante la II metà dell’VIII sec., nel ristretto e cruciale arco cronologico compreso tra l’arrivo dei Greci e la trasformazione degli assetti insediativi regionali indotta dalla strutturazione del sistema coloniale e dal consolidamento delle dinamiche poleogenetiche in ambiente etrusco e indigeno. A tale proposito sono presi in esame i contesti di Pitecusa e Gricignano in Campania settentrionale e di Pontecagnano con i suoi insediamenti satellite in loc. Casella e Monte Vetrano nell’Agro Picentino, evidenziando lo strutturarsi di un circuito in cui i fenomeni di scambio e i processi di mobilità innescano lo sviluppo di una articolata rete di intrecci nell’ambito della produzione materiale, ma anche della sfera delle pratiche e delle manifestazioni simboliche. Una particolare attenzione è dedicata al quadro di Pitecusa a partire dallo straordinario campione offerto dalla necropoli, all’interno della quale si cerca di mettere ulteriormente a fuoco la rappresentazione di una componente indigena certamente integrata nel tessuto funebre: ciò potrà fornire lo spunto per continuare a riflettere sulle forme complesse e non univoche della sua integrazione all’interno della nuova compagine ‘coloniale’.
Integrazione e Ibridismi campani: Etruschi, Opici e Euboici tra VIII e VII sec. a.C.
Cerchiai, Luca
2017-01-01
Abstract
La relazione intende riproporre una riflessione, a partire dalla nozione teorica di “middle ground”, sulla rete di interazioni istituibili tra i centri costieri greci, etruschi e indigeni della Campania durante la II metà dell’VIII sec., nel ristretto e cruciale arco cronologico compreso tra l’arrivo dei Greci e la trasformazione degli assetti insediativi regionali indotta dalla strutturazione del sistema coloniale e dal consolidamento delle dinamiche poleogenetiche in ambiente etrusco e indigeno. A tale proposito sono presi in esame i contesti di Pitecusa e Gricignano in Campania settentrionale e di Pontecagnano con i suoi insediamenti satellite in loc. Casella e Monte Vetrano nell’Agro Picentino, evidenziando lo strutturarsi di un circuito in cui i fenomeni di scambio e i processi di mobilità innescano lo sviluppo di una articolata rete di intrecci nell’ambito della produzione materiale, ma anche della sfera delle pratiche e delle manifestazioni simboliche. Una particolare attenzione è dedicata al quadro di Pitecusa a partire dallo straordinario campione offerto dalla necropoli, all’interno della quale si cerca di mettere ulteriormente a fuoco la rappresentazione di una componente indigena certamente integrata nel tessuto funebre: ciò potrà fornire lo spunto per continuare a riflettere sulle forme complesse e non univoche della sua integrazione all’interno della nuova compagine ‘coloniale’.File | Dimensione | Formato | |
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