The elaboration of data coming from stereo-pairs of Very High Resolution (VHR) satellite stereo images is complex and there are currently no guidelines nor shared standards for the production of Digital Elevation Models (DEMs). The aim of our study is to outline a general process for assessing a reliable analysis of terrain morphology starting from VHR images, for geomorphological interpretation. We tested two stereo-pairs of satellite images, a GeoEye-1 and Pleiades-1B, acquired three years later, on an area of Cilento with different morphological features (mountains, hills and plains). Maps of morphological features (slope, aspect, curvature and terrain roughness index) were then extracted from the DEM in order to characterize a landslide limited in extent. In the area common to both images, DEMs were compared and we evaluated the altimetric variations occurred in the period between acquisitions.

L'elaborazione di dati provenienti da stereo-coppie d'immagini satellitari ad altissima risoluzione è complessa e a oggi non esistono linee guida né tantomeno standard condivisi per la produzione di modelli digitali delle elevazioni (Digital Elevation Models - DEMs). Lo scopo del lavoro è definire procedure per ricostruire un modello accurato della morfologia del terreno da dati telerilevati, a fini geomorfometrici e di monitoraggio. Abbiamo testato due stereo-coppie d'immagini satellitari, una GeoEye-1 e una Pleiades-1B, acquisite a distanza di tre anni e mezzo su un'area del Cilento caratterizzata da una morfologia molto variegata per la presenza di aree montagnose, collinari e pianeggianti e diversamente urbanizzata. A partire dal DEM, su un'area di limitata estensione caratterizzata dalla presenza di un complesso di frane, sono state derivate le mappe di pendenza, esposizione, curvatura e rugosità. Sulla base di queste, è stato possibile delimitare i confini dei vari corpi di frana. Nella zona, comune alle due immagini, sono stati confrontati i DEMs prodotti e valutate le variazioni altimetriche occorse nel periodo intercorso tra le acquisizioni.

Modelli digitali del terreno derivati da immagini satellitari a altissima risoluzione: analisi e validazione per applicazioni geomorfometriche

Maurizio Barbarella;Alessandro Di Benedetto;Margherita Fiani;Cesarino Zollo
2016-01-01

Abstract

The elaboration of data coming from stereo-pairs of Very High Resolution (VHR) satellite stereo images is complex and there are currently no guidelines nor shared standards for the production of Digital Elevation Models (DEMs). The aim of our study is to outline a general process for assessing a reliable analysis of terrain morphology starting from VHR images, for geomorphological interpretation. We tested two stereo-pairs of satellite images, a GeoEye-1 and Pleiades-1B, acquired three years later, on an area of Cilento with different morphological features (mountains, hills and plains). Maps of morphological features (slope, aspect, curvature and terrain roughness index) were then extracted from the DEM in order to characterize a landslide limited in extent. In the area common to both images, DEMs were compared and we evaluated the altimetric variations occurred in the period between acquisitions.
2016
978-88-941232-6-5
L'elaborazione di dati provenienti da stereo-coppie d'immagini satellitari ad altissima risoluzione è complessa e a oggi non esistono linee guida né tantomeno standard condivisi per la produzione di modelli digitali delle elevazioni (Digital Elevation Models - DEMs). Lo scopo del lavoro è definire procedure per ricostruire un modello accurato della morfologia del terreno da dati telerilevati, a fini geomorfometrici e di monitoraggio. Abbiamo testato due stereo-coppie d'immagini satellitari, una GeoEye-1 e una Pleiades-1B, acquisite a distanza di tre anni e mezzo su un'area del Cilento caratterizzata da una morfologia molto variegata per la presenza di aree montagnose, collinari e pianeggianti e diversamente urbanizzata. A partire dal DEM, su un'area di limitata estensione caratterizzata dalla presenza di un complesso di frane, sono state derivate le mappe di pendenza, esposizione, curvatura e rugosità. Sulla base di queste, è stato possibile delimitare i confini dei vari corpi di frana. Nella zona, comune alle due immagini, sono stati confrontati i DEMs prodotti e valutate le variazioni altimetriche occorse nel periodo intercorso tra le acquisizioni.
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