Il contributo è il resoconto sulle indagini condotte tra il 2010 e 2011 nell'area pestana dalla sottoscritta alla quale è stata affidata l'edizione completa dello scavo archeologico di Ponte Barizzo condotto anni or sono nelle vicinanze di una scafa sul fiume Sele, a poca distanza da una chiesa rurale, di cui è stato nel frattempo riconosciuta l'intitolazione alla Vergine Maria. I risultati completi relativi allo scavo non sono ancora editi perché una parte del materiale archeologico, custodito nei depositi della Soprintendenza , è stato trasferito in nuovi locali e non è ancora a disposizione. Le ricerche nell'area, intanto, proseguono con la collaborazione della cattedra di archeologia classica con la quale si sta revisionando tutto il materiale archeologico di età post classica conservato nei depositi del Museo Archeologico di Paestum. I dati a tutt'oggi disponibili, unitamente a quanto desunto da recenti rilievi nell'area urbana antica, indicano una frequentazione della città che non si arresta tra V e VI secolo, ma continua a vivere con la costituzione di insulae abitative dislocate dentro e fuori le mura. I lavori sono in corso.
Sistemi insediativi a confronto nella Campania altomedievale. La pianura pestana
rosa fiorillo
2012
Abstract
Il contributo è il resoconto sulle indagini condotte tra il 2010 e 2011 nell'area pestana dalla sottoscritta alla quale è stata affidata l'edizione completa dello scavo archeologico di Ponte Barizzo condotto anni or sono nelle vicinanze di una scafa sul fiume Sele, a poca distanza da una chiesa rurale, di cui è stato nel frattempo riconosciuta l'intitolazione alla Vergine Maria. I risultati completi relativi allo scavo non sono ancora editi perché una parte del materiale archeologico, custodito nei depositi della Soprintendenza , è stato trasferito in nuovi locali e non è ancora a disposizione. Le ricerche nell'area, intanto, proseguono con la collaborazione della cattedra di archeologia classica con la quale si sta revisionando tutto il materiale archeologico di età post classica conservato nei depositi del Museo Archeologico di Paestum. I dati a tutt'oggi disponibili, unitamente a quanto desunto da recenti rilievi nell'area urbana antica, indicano una frequentazione della città che non si arresta tra V e VI secolo, ma continua a vivere con la costituzione di insulae abitative dislocate dentro e fuori le mura. I lavori sono in corso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.