In questo romanzo di Ludwig Tieck, uscito negli anni trenta dell’Ottocento, vengono descritte con grande lucidità le conseguenze disastrose della produzione industriale legata esclusivamente al profitto e la sua apparente mancanza di alternative. Non che il mastro falegname davvero pensasse di poter effettivamente arrestare il presunto progresso, piuttosto gli sembra che “noi tutti andiamo incontro volentieri ad una generale schiavitù e che ci viene detto di perseguire solo il fine del denaro e, vivendo nel lusso, nello spreco e nell’arroganza della schiavitù, poter ridere delle catene come della libertà“.

Das "wahrhaft Bürgerliche" als Zukunftsfigur in Tiecks "Der junge Tischlermeister"

Stefan Nienhaus
2016-01-01

Abstract

In questo romanzo di Ludwig Tieck, uscito negli anni trenta dell’Ottocento, vengono descritte con grande lucidità le conseguenze disastrose della produzione industriale legata esclusivamente al profitto e la sua apparente mancanza di alternative. Non che il mastro falegname davvero pensasse di poter effettivamente arrestare il presunto progresso, piuttosto gli sembra che “noi tutti andiamo incontro volentieri ad una generale schiavitù e che ci viene detto di perseguire solo il fine del denaro e, vivendo nel lusso, nello spreco e nell’arroganza della schiavitù, poter ridere delle catene come della libertà“.
2016
9783110455373
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4712313
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