L'articolo analizza la rappresentazione del rapporto fra la scienza e la letteratura nel romanzo di Daniel Kehlmann «Die Vermessung der Welt» (2005). Attraverso la relazione ironica che si crea fra il racconto delle imprese dei due scienziati tedeschi Alexander von Humboldt e Karl Friedrich Gauss da un lato e la forma del romanzo dall'altro, fra la smania di misurare dei due e la 'misura' che il testo conferisce alla loro storia, il discorso letterario si presenta come correttivo di un pensiero scientifico che nonostante il suo progredire, non riesce mai ad esaurire la spiegazione del mondo e della vita. Graze alla maggiore elasticità dei suoi segni, la letteratura nel romanzo di Kehlmann appare comunque più idonea della scienza a governare, sia pur illusoriamente, quella sostanza caotica dell'universo che costituisce l'oggetto sempre più certo della moderna ricerca scientifica.
«Mein Thema ist das Chaos». Scienza e letteratura nel romanzo «Die Vermessung der Welt» die Daniel Kehlmann
Paola Gheri
2018-01-01
Abstract
L'articolo analizza la rappresentazione del rapporto fra la scienza e la letteratura nel romanzo di Daniel Kehlmann «Die Vermessung der Welt» (2005). Attraverso la relazione ironica che si crea fra il racconto delle imprese dei due scienziati tedeschi Alexander von Humboldt e Karl Friedrich Gauss da un lato e la forma del romanzo dall'altro, fra la smania di misurare dei due e la 'misura' che il testo conferisce alla loro storia, il discorso letterario si presenta come correttivo di un pensiero scientifico che nonostante il suo progredire, non riesce mai ad esaurire la spiegazione del mondo e della vita. Graze alla maggiore elasticità dei suoi segni, la letteratura nel romanzo di Kehlmann appare comunque più idonea della scienza a governare, sia pur illusoriamente, quella sostanza caotica dell'universo che costituisce l'oggetto sempre più certo della moderna ricerca scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.