Nel 1827, Édouard Gauttier d’Arc pubblica il volume Voyage de Naple à Amalfi. La ragione del viaggio è tutta nella speranza di scoprire tracce della ‘Table Amalfitaine’. La finalità scientifica di Gauttier non gli impedisce, però, di vivere il paesaggio napoletano e quello dei suoi dintorni con spirito artistico e secondo la categoria estetica del pittoresco. Lo spettacolo della natura gli si offre infatti attraverso un sentimento di gioia incrinato dal sensus finis, dal velo di una malinconica nostalgia che è la stessa descritta da Alphonse de Lamartine in Le Golfe de Baya, in cui il poeta di Mâcon osserva che sulla terra e nella nostra vita ‘tutto cambia, tutto passa”, e che noi stessi passiamo senza lasciare traccia alcuna, come fa una barca su un mare antico, “où tout s’efface”.
Da Napoli ad Amalfi. In viaggio con Édouard Gauttier d’Arc
Vincenzo COCCO
2017-01-01
Abstract
Nel 1827, Édouard Gauttier d’Arc pubblica il volume Voyage de Naple à Amalfi. La ragione del viaggio è tutta nella speranza di scoprire tracce della ‘Table Amalfitaine’. La finalità scientifica di Gauttier non gli impedisce, però, di vivere il paesaggio napoletano e quello dei suoi dintorni con spirito artistico e secondo la categoria estetica del pittoresco. Lo spettacolo della natura gli si offre infatti attraverso un sentimento di gioia incrinato dal sensus finis, dal velo di una malinconica nostalgia che è la stessa descritta da Alphonse de Lamartine in Le Golfe de Baya, in cui il poeta di Mâcon osserva che sulla terra e nella nostra vita ‘tutto cambia, tutto passa”, e che noi stessi passiamo senza lasciare traccia alcuna, come fa una barca su un mare antico, “où tout s’efface”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.