Nel saggio si analizza in particolare la struttura linguistica delle “farse cavaiole” di Vincenzo Braca, che presenta un’interessante variabilità interna: oscilla, infatti, tra un plurilinguismo latino-dialetto-italiano, che caratterizza, ad esempio, le Concrusones et Cavonensium opiniones e la Farza de lo mastro de scola, e un monolinguismo dialettale, proprio della Farza della Maestra. Nella parodia del discorso dottorale delle Concrusones è il latino ad avere una maggiore presenza, pur essendo sottoposto a un trattamento di mescolamento e di alternanza con il dialetto, e con forme di italiano colto, accademico, adattate alla pronuncia del dialetto. Infine, nella tenzone dottorale della farsa è possibile ritrovare sotto camuffamento dialettale anche la voce latino-medievale vesperiae, come traccia di antiche convenzioni linguistiche e di meccanismi di trasgressione propri dello spettacolo goliardico, ricondotto da Vincenzo Braca ai rituali festivi della vita accademica della Scuola Medica Salernitana.
Istrioni della parola. Dottori, maestri e scolari nel teatro comico di Vincenzo Braca
Troiano, Rosa
2018
Abstract
Nel saggio si analizza in particolare la struttura linguistica delle “farse cavaiole” di Vincenzo Braca, che presenta un’interessante variabilità interna: oscilla, infatti, tra un plurilinguismo latino-dialetto-italiano, che caratterizza, ad esempio, le Concrusones et Cavonensium opiniones e la Farza de lo mastro de scola, e un monolinguismo dialettale, proprio della Farza della Maestra. Nella parodia del discorso dottorale delle Concrusones è il latino ad avere una maggiore presenza, pur essendo sottoposto a un trattamento di mescolamento e di alternanza con il dialetto, e con forme di italiano colto, accademico, adattate alla pronuncia del dialetto. Infine, nella tenzone dottorale della farsa è possibile ritrovare sotto camuffamento dialettale anche la voce latino-medievale vesperiae, come traccia di antiche convenzioni linguistiche e di meccanismi di trasgressione propri dello spettacolo goliardico, ricondotto da Vincenzo Braca ai rituali festivi della vita accademica della Scuola Medica Salernitana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.