Evocare l'oikos nelle immagini

Gli autori nel saggio per il catalogo della mostra OIKOS esaminano le rappresentazioni di case sulle immagini vascolari del VI, V e IV sec. a.C., sia sui vasi attici a figure rosse sia su quelli realizzati in numerosi centri dell'Italia meridionale. Queste immagini dischiudono ai nostri occhi il mondo dell'oikos consentendoci di percepire in trasparenza aspetti di un universo scomparso che solo in parte si riesce a ricostruire anche con l'ausilio delle fonti letterarie e dei resti archeologici. Prima di passare ad esaminare le diverse rappresentazioni vascolari e pittoriche gli autori precisano che le immagini su cui si soffermano, non sono la meccanica illustrazione o la riproduzione fotografica del reale, ma rappresentano la codifica di un linguaggio elaborato dalle società antiche e quindi spesso assai complesso da decifrare da parte dei moderni. Tuttavia i pittori nell'uso dei codici visivi trasferiscono percezioni e processi culturali che lasciano intravedere alcune trasformazioni delle società e comprendere come lo spazio dell'oikos fosse considerato espressione del potere politico e aristocratico.