Il nido è progettato pedagogicamente anche con l’intento di produrre un’atmosfera, ovvero stati affettivi attraverso quelle strutture agenti che sono lo spazio, il materiale e l’educatore. È anche questo aspetto atmosferico che genera significatività e consente di trasformare, mediante quel tra io-mondo, quello spazio emozionalmente intonato, quella quasi-cosa transizionale che è l’atmosfera, lo spazio in spazio vissuto (Schmitz, Griffero). L’atmosfera è una realtà attivo-effettuale che s’impone, oltre ogni materialità, attraverso la sua forza d’irradiazione, è una co-percezione della situazione affettiva all’interno di un ambiente, essa è la relazione generata dalla co-presenza di soggetto e oggetto. Né qualità del soggetto né del contesto, l’atmosfera è uno spazio che possiede tonalità emozionali e che può essere compresa e afferrata solo mediante il gioco di interconnessioni tra persona e ambiente. Il contributo tenta di problematizzare una sorta di atmopedagogia, di pedagogia dell’atmosfera educativa, capace di interrogarsi sull’ontologia immateriale e sugli enti non discreti che contribuiscono a costruire lo spazio scolastico e la relazione educativa. I sentimenti e le emozioni sono risonanze atmosferiche soggettive. Le atmosfere non sono solo oggettive ed inintenzionali (prototipiche), ma derivate, ovvero intenzionalmente prodotte. Scopo del contributo è riflettere sulla possibilità di progettare pedagogicamente quello spazio predimensionale che è l’atmosfera.
Atmopedagogia: la forza educativa dell’intangibile al nido
Martino Paola
2018
Abstract
Il nido è progettato pedagogicamente anche con l’intento di produrre un’atmosfera, ovvero stati affettivi attraverso quelle strutture agenti che sono lo spazio, il materiale e l’educatore. È anche questo aspetto atmosferico che genera significatività e consente di trasformare, mediante quel tra io-mondo, quello spazio emozionalmente intonato, quella quasi-cosa transizionale che è l’atmosfera, lo spazio in spazio vissuto (Schmitz, Griffero). L’atmosfera è una realtà attivo-effettuale che s’impone, oltre ogni materialità, attraverso la sua forza d’irradiazione, è una co-percezione della situazione affettiva all’interno di un ambiente, essa è la relazione generata dalla co-presenza di soggetto e oggetto. Né qualità del soggetto né del contesto, l’atmosfera è uno spazio che possiede tonalità emozionali e che può essere compresa e afferrata solo mediante il gioco di interconnessioni tra persona e ambiente. Il contributo tenta di problematizzare una sorta di atmopedagogia, di pedagogia dell’atmosfera educativa, capace di interrogarsi sull’ontologia immateriale e sugli enti non discreti che contribuiscono a costruire lo spazio scolastico e la relazione educativa. I sentimenti e le emozioni sono risonanze atmosferiche soggettive. Le atmosfere non sono solo oggettive ed inintenzionali (prototipiche), ma derivate, ovvero intenzionalmente prodotte. Scopo del contributo è riflettere sulla possibilità di progettare pedagogicamente quello spazio predimensionale che è l’atmosfera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.