“Queen Anne and the Staging of Female Sovereignty in 'The Masque of Blackness'”

Muovendo dalla prospettiva critica introdotta dal new historicism e dai gender studies, il saggio aggiorna e sviluppa i contenuti di un precedente contributo e propone un'analisi del 'Masque of Blackness', andato in scena per la prima volta presso la corte di Giacomo I Stuart il 6 gennaio del 1605. Composto da Ben Jonson su invito esplicito della sovrana, Anna di Danimarca, lo spettacolo appartiene al gruppo dei cosiddetti 'queen's masques', spettacoli esplicitamente commissionati da Anna e ai quali ella partecipò nelle vesti di masquer. Forma drammaturgica in cui il nesso fra regalità e sua rappresentazione trova la più compiuta espressione, nelle mani di Anna di Danimarca il masque diviene un mezzo attraverso cui tradurre sul piano simbolico il senso di una propria peculiare identità politica, proponendo se stessa e la propria corte come centro di un potere autonomo, seppur problematicamente inscritto all’interno di un modello gerarchico che ne esigeva la subordinazione all’autorità del sovrano