Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono contaminanti organici con azione mutagena e cancerogena, pertanto rappresentano un rischio per l’uomo e per gli ecosistemi. Sebbene gli IPA nel suolo possano causare tossicità verso i microrganismi edafici, la comunità microbica è in grado di degradare questi composti attraverso enzimi ad attività ossidoreduttasica. Principalmente coinvolti in questo processo sono i funghi. Scopo della ricerca è stato quello di studiare la degradazione di IPA in diversi suoli forestali: faggeta, pineta e lecceta. I suoli sono stati contaminati con fenantrene, pirene e benzo[a]pirene e incubati in mesocosmi in condizioni controllate per 108 giorni. Sono state monitorate le concentrazioni degli IPA, le attività enzimatiche coinvolte nel processo di degradazione (laccasica e perossidasica totale) e la biomassa fungina (contenuto di ergosterolo). Al termine dell’incubazione, fenantrene e pirene hanno mostrato una forte diminuzione in tutti i suoli forestali, diversamente dal benzo[a]pirene. In seguito all'aggiunta di IPA si è osservato un decremento delle attività enzimatiche, ad eccezione dell'attività perossidasica nella faggeta, che è stata invece stimolata. Le concentrazioni di ergosterolo sono risultate più alte dopo l’aggiunta di IPA nella faggeta e nella lecceta, mentre sono diminuite nella pineta, sebbene questo sistema mostri sempre i valori più alti.

Degradazione di IPA in suoli forestali: contributo della comunità microbica

Baldantoni D.;
2018-01-01

Abstract

Gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono contaminanti organici con azione mutagena e cancerogena, pertanto rappresentano un rischio per l’uomo e per gli ecosistemi. Sebbene gli IPA nel suolo possano causare tossicità verso i microrganismi edafici, la comunità microbica è in grado di degradare questi composti attraverso enzimi ad attività ossidoreduttasica. Principalmente coinvolti in questo processo sono i funghi. Scopo della ricerca è stato quello di studiare la degradazione di IPA in diversi suoli forestali: faggeta, pineta e lecceta. I suoli sono stati contaminati con fenantrene, pirene e benzo[a]pirene e incubati in mesocosmi in condizioni controllate per 108 giorni. Sono state monitorate le concentrazioni degli IPA, le attività enzimatiche coinvolte nel processo di degradazione (laccasica e perossidasica totale) e la biomassa fungina (contenuto di ergosterolo). Al termine dell’incubazione, fenantrene e pirene hanno mostrato una forte diminuzione in tutti i suoli forestali, diversamente dal benzo[a]pirene. In seguito all'aggiunta di IPA si è osservato un decremento delle attività enzimatiche, ad eccezione dell'attività perossidasica nella faggeta, che è stata invece stimolata. Le concentrazioni di ergosterolo sono risultate più alte dopo l’aggiunta di IPA nella faggeta e nella lecceta, mentre sono diminuite nella pineta, sebbene questo sistema mostri sempre i valori più alti.
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