Il problema dell’accesso alla terra rappresenta oggi una delle questioni più significative e dibattute dell’agricoltura italiana ed europea. Tra le iniziative avviate in ambito nazionale per favorire la mobilità fondiaria e l’inserimento dei giovani nel settore agricolo rientrano le banche della terra, database finalizzati al censimento e alla mappatura dei terreni incolti, abbandonati o sottoutilizzati del patrimonio pubblico e privato per favorirne il recupero produttivo, attraverso la vendita, l’affitto o l’affido gratuito. Il presente lavoro analizza questi nuovi strumenti di policy, con l’obiettivo di fornire una sintetica rassegna delle principali esperienze avviate a scala nazionale, regionale e locale, mettendone in luce potenzialità e limiti.
Le banche della terra come strumento di policy per il recupero dei terreni incolti e il ripopolamento delle aree rurali
GIORGIA IOVINO
2018-01-01
Abstract
Il problema dell’accesso alla terra rappresenta oggi una delle questioni più significative e dibattute dell’agricoltura italiana ed europea. Tra le iniziative avviate in ambito nazionale per favorire la mobilità fondiaria e l’inserimento dei giovani nel settore agricolo rientrano le banche della terra, database finalizzati al censimento e alla mappatura dei terreni incolti, abbandonati o sottoutilizzati del patrimonio pubblico e privato per favorirne il recupero produttivo, attraverso la vendita, l’affitto o l’affido gratuito. Il presente lavoro analizza questi nuovi strumenti di policy, con l’obiettivo di fornire una sintetica rassegna delle principali esperienze avviate a scala nazionale, regionale e locale, mettendone in luce potenzialità e limiti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.