A partire da un lavoro di tesi di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura sul restauro di un edificio dismesso del centro storico di Salerno, Palazzo San Massimo, si è cercato di mettere a punto una metodologia di tipo valutativo per una analisi di pre-fattibilità degli interventi di recupero e riqualificazione degli edifici dei centri storici. Il progetto di restauro, inteso come programmazione di interventi capaci di conservare e trasmettere un bene architettonico alle generazioni future, sembra trovare nel “riuso” la chiave per risolvere le problematiche legate al degrado di antichi complessi monumentali e alle condizioni di disagio sociale tipiche dei borghi antichi. Le difficoltà emerse durante lo studio, relative essenzialmente alla valutazione preliminare dei costi dell’intervento di recupero e, più in generale, alla verifica della sostenibilità dell’intero progetto di riuso, hanno evidenziato l’impossibilità di utilizzare un approccio metodologico tradizionale, basato sulla stima puntuale degli interventi. Infatti, a causa delle condizioni di degrado della struttura e della indisponibilità di fondi per le indagini preliminari, non era possibile effettuare rilievi puntuali e analisi strumentali per cui non si sarebbe potuto pervenire ad una stima ragionevolmente attendibile delle lavorazioni e quindi dei costi dell’intervento. Queste difficoltà sono state di stimolo per la messa a punto di una metodologia di pre-valutazione dei progetti di riuso basata su un approccio di tipo “ensamble” e su alcuni concetti derivati dai metodi quantitativi che si applicano generalmente all’analisi predittiva di dati massivi “raw” in contesti eterogenei e non certificati (approccio big data). I risultati ottenuti sono sicuramente promettenti ed aprono interessanti prospettive di sperimentazione della metodologia su scala più ampia in quanto essa permetterebbe alle amministrazioni e agli investitori privati di ottenere, a basso costo, elementi valutativi ragionevolmente attendibili per la stima preventiva degli interventi strategici di riqualificazione e recupero del patrimonio architettonico delle antiche aree urbane.

PROPOSTA METODOLOGICA PER LA VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI COSTI DI RECUPERO E RIUSO DELLE ARCHITETTURE DISMESSE DEI CENTRI STORICI

Roberta D'Ambrosio
2018-01-01

Abstract

A partire da un lavoro di tesi di laurea magistrale in Ingegneria Edile-Architettura sul restauro di un edificio dismesso del centro storico di Salerno, Palazzo San Massimo, si è cercato di mettere a punto una metodologia di tipo valutativo per una analisi di pre-fattibilità degli interventi di recupero e riqualificazione degli edifici dei centri storici. Il progetto di restauro, inteso come programmazione di interventi capaci di conservare e trasmettere un bene architettonico alle generazioni future, sembra trovare nel “riuso” la chiave per risolvere le problematiche legate al degrado di antichi complessi monumentali e alle condizioni di disagio sociale tipiche dei borghi antichi. Le difficoltà emerse durante lo studio, relative essenzialmente alla valutazione preliminare dei costi dell’intervento di recupero e, più in generale, alla verifica della sostenibilità dell’intero progetto di riuso, hanno evidenziato l’impossibilità di utilizzare un approccio metodologico tradizionale, basato sulla stima puntuale degli interventi. Infatti, a causa delle condizioni di degrado della struttura e della indisponibilità di fondi per le indagini preliminari, non era possibile effettuare rilievi puntuali e analisi strumentali per cui non si sarebbe potuto pervenire ad una stima ragionevolmente attendibile delle lavorazioni e quindi dei costi dell’intervento. Queste difficoltà sono state di stimolo per la messa a punto di una metodologia di pre-valutazione dei progetti di riuso basata su un approccio di tipo “ensamble” e su alcuni concetti derivati dai metodi quantitativi che si applicano generalmente all’analisi predittiva di dati massivi “raw” in contesti eterogenei e non certificati (approccio big data). I risultati ottenuti sono sicuramente promettenti ed aprono interessanti prospettive di sperimentazione della metodologia su scala più ampia in quanto essa permetterebbe alle amministrazioni e agli investitori privati di ottenere, a basso costo, elementi valutativi ragionevolmente attendibili per la stima preventiva degli interventi strategici di riqualificazione e recupero del patrimonio architettonico delle antiche aree urbane.
2018
9788469770337
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