Nel Settecento, secolo in cui il gioco d’azzardo sembra assumere carattere di particolare rilevanza, Ange Goudar (1708-1791), autore ‘minore’ nel panorama delle lettere e delle scienze francesi, pubblica L’histoire des Grecs, ou de ceux qui corrigent la fortune au jeu, in cui ripercorre la storia dei frippons precisando che, da sempre, gli uomini hanno nutrito il desiderio di possedere i beni altrui e che la società è la sola responsabile per la nascita e la proliferazione del vizio. Goudar paragona il gioco a un semplice affare che richiede un tornaconto e, seppure praticato con mezzi apparentemente illeciti, non è affatto disdicevole. Patria del gioco di azzardo è la Francia in cui i Greci hanno confraternite e regole proprie. A Goudar viene imposto un nome che ne segna, con molta probabilità, tutta l’esistenza. Difatti egli si considera ‘angelo custode’ al servizio di cause diverse tra cui quella economica e progressista di regioni e nazioni, senza mai disdegnare il gioco che gli garantisce un discreto tenore di vita. Vive in maniera avventurosa e senza scrupoli procacciandosi il pane con l’astuzia e la presenza di un’avvenente compagna, Sara, della quale sfrutta il fascino e la compiacenza per sedurre uomini facoltosi e trarre vantaggio dalle situazioni più disparate. Amico del celebre Casanova, come lui, non passa alla storia per gli scritti e gli interessi culturali, bensì per esperienze avventurose e intrighi di diversa natura.

Azzardo, bari e giocatori secondo un avventuriero del secolo dei Lumi

Rosario Pellegrino
2018

Abstract

Nel Settecento, secolo in cui il gioco d’azzardo sembra assumere carattere di particolare rilevanza, Ange Goudar (1708-1791), autore ‘minore’ nel panorama delle lettere e delle scienze francesi, pubblica L’histoire des Grecs, ou de ceux qui corrigent la fortune au jeu, in cui ripercorre la storia dei frippons precisando che, da sempre, gli uomini hanno nutrito il desiderio di possedere i beni altrui e che la società è la sola responsabile per la nascita e la proliferazione del vizio. Goudar paragona il gioco a un semplice affare che richiede un tornaconto e, seppure praticato con mezzi apparentemente illeciti, non è affatto disdicevole. Patria del gioco di azzardo è la Francia in cui i Greci hanno confraternite e regole proprie. A Goudar viene imposto un nome che ne segna, con molta probabilità, tutta l’esistenza. Difatti egli si considera ‘angelo custode’ al servizio di cause diverse tra cui quella economica e progressista di regioni e nazioni, senza mai disdegnare il gioco che gli garantisce un discreto tenore di vita. Vive in maniera avventurosa e senza scrupoli procacciandosi il pane con l’astuzia e la presenza di un’avvenente compagna, Sara, della quale sfrutta il fascino e la compiacenza per sedurre uomini facoltosi e trarre vantaggio dalle situazioni più disparate. Amico del celebre Casanova, come lui, non passa alla storia per gli scritti e gli interessi culturali, bensì per esperienze avventurose e intrighi di diversa natura.
2018
978-88-581-3292-0
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