I risultati che ci accingiamo a presentare in questo capitolo sono stati ottenuti da una breve indagine condotta su una serie di romanzi di genere neocoloniale: Timira. Romanzo meticcio (2012) di Wu Ming 2 e antar Mohamed; L’ottava vibrazione (2008), Albergo Italia (2014) e Il tempo delle iene (2015) di Carlo lucarelli; I fantasmi dell’Impero (2017) di Marco Cosentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella. Questi risultati dimostrano che a livello delle rappresentazioni simboliche, i narratori italiani, sebbene meritoriamente affrontino il passato coloniale, un ritorno nei luoghi della memoria possibile solo perché oramai la realtà delle politiche neocolonialiste del nostro paese è evidente, decidono di non seppellire i corpi dei colonizzati. Mentre Foucault dichiarava la morte dell’uomo, noi ci preoccupiamo di sapere se sia mai stato inumato.
Morti senza sepoltura nel romanzo neocoloniale italiano
DENUNZIO, Fabrizio
2019
Abstract
I risultati che ci accingiamo a presentare in questo capitolo sono stati ottenuti da una breve indagine condotta su una serie di romanzi di genere neocoloniale: Timira. Romanzo meticcio (2012) di Wu Ming 2 e antar Mohamed; L’ottava vibrazione (2008), Albergo Italia (2014) e Il tempo delle iene (2015) di Carlo lucarelli; I fantasmi dell’Impero (2017) di Marco Cosentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella. Questi risultati dimostrano che a livello delle rappresentazioni simboliche, i narratori italiani, sebbene meritoriamente affrontino il passato coloniale, un ritorno nei luoghi della memoria possibile solo perché oramai la realtà delle politiche neocolonialiste del nostro paese è evidente, decidono di non seppellire i corpi dei colonizzati. Mentre Foucault dichiarava la morte dell’uomo, noi ci preoccupiamo di sapere se sia mai stato inumato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.