Il contributo “Il ginecologo e l’ostetrico: concorso di competenza e di responsabilità. L’onere della prova, linee guida e CTU nella valutazione della colpa” analizza una delle questioni della convivenza sociale maggiormente dibattute in dottrina e in giurisprudenza, ovvero la responsabilità civile del clinico e, con essa, quella della struttura sanitaria. Viene così chiarito come il campo della responsabilità sanitaria, diffusamente visto quale «sottosistema» della responsabilità civile, abbia assunto i connotati di una frontiera avanzata di quest’ultima, banco di prova per nuove soluzioni; alla tradizionale figura dell’operatore sanitario si sovrappone la realtà di un lavoro di équipe, ove la diagnostica promette di semplificare le decisioni, riducendo le incertezze circa la scelta di un trattamento che vede l’opera realizzata contraddistinta da «plurisoggettività», nel senso che la performance è ormai in prevalenza esercitata sinergicamente da una pluralità di autori cui tutela è in discussione: la salute. Particolare attenzione è dedicata alla diligenza che si erge a parametro di valutazione della condotta del professionista, permettendo di individuare quale sia il rischio che deve essere sopportato dal medico (e/o dall’assicuratore) e quanto, invece, debba restare sul paziente. Il prosieguo della trattazione si sofferma infine sulle linee guida, non mancando di rivolgere lo sguardo in chiave comparatistica all’ordinamento tedesco, inglese e statunitense.
Il ginecologo e l'ostretrico: concorso di competenza e di responsdabilità. L'onere della prova, linee guida e ctu nella valutazione della colpa
Lanzara, Olindo
2019
Abstract
Il contributo “Il ginecologo e l’ostetrico: concorso di competenza e di responsabilità. L’onere della prova, linee guida e CTU nella valutazione della colpa” analizza una delle questioni della convivenza sociale maggiormente dibattute in dottrina e in giurisprudenza, ovvero la responsabilità civile del clinico e, con essa, quella della struttura sanitaria. Viene così chiarito come il campo della responsabilità sanitaria, diffusamente visto quale «sottosistema» della responsabilità civile, abbia assunto i connotati di una frontiera avanzata di quest’ultima, banco di prova per nuove soluzioni; alla tradizionale figura dell’operatore sanitario si sovrappone la realtà di un lavoro di équipe, ove la diagnostica promette di semplificare le decisioni, riducendo le incertezze circa la scelta di un trattamento che vede l’opera realizzata contraddistinta da «plurisoggettività», nel senso che la performance è ormai in prevalenza esercitata sinergicamente da una pluralità di autori cui tutela è in discussione: la salute. Particolare attenzione è dedicata alla diligenza che si erge a parametro di valutazione della condotta del professionista, permettendo di individuare quale sia il rischio che deve essere sopportato dal medico (e/o dall’assicuratore) e quanto, invece, debba restare sul paziente. Il prosieguo della trattazione si sofferma infine sulle linee guida, non mancando di rivolgere lo sguardo in chiave comparatistica all’ordinamento tedesco, inglese e statunitense.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.