Il contributo “Medical malpractice e assicurazione” passa al vaglio il nuovo regime circa gli oneri assicurativi previsto dalla l. 8 marzo 2017, n. 24, diretta a regolare in modo organico e sistematico la particolare declinazione del diritto alla salute quale prerogativa legittima della persona ad ottenere una prestazione sanitaria improntata alla sicurezza nell’ambito dei rapporti che vengono ad instaurarsi tra professionista e paziente e tra quest’ultimo e la struttura sanitaria. Nella spirale evolutiva cennata si colloca la tutela della donna e del feto quali soggetti che maggiormente devono essere garantiti dal processo che mira ad evitare, prevenire e mitigare effetti avversi o danni derivanti dall’assistenza sanitaria. Interessanti spunti comparatistici vengono proposti in relazione alla sanità italiana, la quale in linea con quella francese, tedesca ed inglese, appare pervasa da un preoccupante fenomeno che, richiamando la malpractice liability crisis, verificatasi negli anni Ottanta del Novecento negli Stati Uniti, comporta lo spropositato aumento del tasso di litigiosità e la conseguente impennata dei premi assicurativi, tanto da indurre le strutture sanitarie ad intraprendere la strada della self-insurance come rimedio all’«impossibilità» di reperire tali coperture per i rischi di responsabilità civile. Viene poi esaminata la clausola claims made, negli ultimi anni al centro di un rilevante e quanto mai acceso dibattito giurisprudenziale e dottrinale, vieppiù alimentato dalla riforma del 2017.

Medical malpractice e assicurazione

LANZARA, Olindo
2019-01-01

Abstract

Il contributo “Medical malpractice e assicurazione” passa al vaglio il nuovo regime circa gli oneri assicurativi previsto dalla l. 8 marzo 2017, n. 24, diretta a regolare in modo organico e sistematico la particolare declinazione del diritto alla salute quale prerogativa legittima della persona ad ottenere una prestazione sanitaria improntata alla sicurezza nell’ambito dei rapporti che vengono ad instaurarsi tra professionista e paziente e tra quest’ultimo e la struttura sanitaria. Nella spirale evolutiva cennata si colloca la tutela della donna e del feto quali soggetti che maggiormente devono essere garantiti dal processo che mira ad evitare, prevenire e mitigare effetti avversi o danni derivanti dall’assistenza sanitaria. Interessanti spunti comparatistici vengono proposti in relazione alla sanità italiana, la quale in linea con quella francese, tedesca ed inglese, appare pervasa da un preoccupante fenomeno che, richiamando la malpractice liability crisis, verificatasi negli anni Ottanta del Novecento negli Stati Uniti, comporta lo spropositato aumento del tasso di litigiosità e la conseguente impennata dei premi assicurativi, tanto da indurre le strutture sanitarie ad intraprendere la strada della self-insurance come rimedio all’«impossibilità» di reperire tali coperture per i rischi di responsabilità civile. Viene poi esaminata la clausola claims made, negli ultimi anni al centro di un rilevante e quanto mai acceso dibattito giurisprudenziale e dottrinale, vieppiù alimentato dalla riforma del 2017.
2019
978-88-495-3903-5
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