Le “Esperienze sfavorevoli infantili” (ESI) (Fellitti et al., 1998), situazioni avverse vissute nell'infanzia (sia direttamente come l’abuso sessuale, che indirettamente come la violenza assistita), sono considerate tra i principali “fattori di rischio” per lo sviluppo di esiti patologici in età adulta (DSM-5-APA, 2013). A partire da tale dato, il progetto “Programma di Interventi finalizzati alla Prevenzione dell’abuso e del maltrattamento dei minori” (Savarese, eds, 2019) promosso dall’Ateneo di Salerno, finanziato dalla regione Campania e realizzato dal Consultorio “G. Toniolo” di Napoli, ha previsto la presa in carico sociale e clinica delle vittime di ESI , oltre che ad azioni di formazione agli operatori e di ricerca sull’efficacia degli interventi. L’intervento specialistico si è avvalso, per il trattamento dei soggetti traumatizzati, dell’EMDR. In base all’approccio, l’Adaptive Information Processing (Shapiro, 1998; 2001; 2019), è stato possibile osservare come l’elaborazione adattiva dei ricordi traumatici comporti una notevole riduzione dei sintomi psicopatologici. Infatti, i dati post-trattamento con EMDR ci indicano, in media, una significativa diminuzione della sintomatologia depressiva (CBCL-Pre T66 vs CBCL-post T60) e ossessivo-compulsiva (CBCL-Pre_ T65 vs CBCL-post T60), che si modificano passando dal range dei punteggi “clinicamente significativi” (T > 65) a quelli “normativo” ( T < 60).
Dalle Esperienze Sfavorevoli Infantili al trattamento specialistico EMDR: l’esperienza di un gruppo di lavoro multidisciplinare in Campania.
Savarese G.
;D’Elia D.;ROMEI, MONICA;Carpinelli L.;VILLANI, ROSA ANGELA
2019-01-01
Abstract
Le “Esperienze sfavorevoli infantili” (ESI) (Fellitti et al., 1998), situazioni avverse vissute nell'infanzia (sia direttamente come l’abuso sessuale, che indirettamente come la violenza assistita), sono considerate tra i principali “fattori di rischio” per lo sviluppo di esiti patologici in età adulta (DSM-5-APA, 2013). A partire da tale dato, il progetto “Programma di Interventi finalizzati alla Prevenzione dell’abuso e del maltrattamento dei minori” (Savarese, eds, 2019) promosso dall’Ateneo di Salerno, finanziato dalla regione Campania e realizzato dal Consultorio “G. Toniolo” di Napoli, ha previsto la presa in carico sociale e clinica delle vittime di ESI , oltre che ad azioni di formazione agli operatori e di ricerca sull’efficacia degli interventi. L’intervento specialistico si è avvalso, per il trattamento dei soggetti traumatizzati, dell’EMDR. In base all’approccio, l’Adaptive Information Processing (Shapiro, 1998; 2001; 2019), è stato possibile osservare come l’elaborazione adattiva dei ricordi traumatici comporti una notevole riduzione dei sintomi psicopatologici. Infatti, i dati post-trattamento con EMDR ci indicano, in media, una significativa diminuzione della sintomatologia depressiva (CBCL-Pre T66 vs CBCL-post T60) e ossessivo-compulsiva (CBCL-Pre_ T65 vs CBCL-post T60), che si modificano passando dal range dei punteggi “clinicamente significativi” (T > 65) a quelli “normativo” ( T < 60).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.