La ricerca del significato recondito di un’architettura non può prescindere dalla sua rappresentazione. Il disegno di architettura è infatti un insostituibile strumento descrittivo della realtà: con esso è possibile mettere in luce non soltanto gli aspetti tangibili, ma anche quelli che sono frutto della riflessione progettuale che ha condotto a determinate configurazioni spaziali e formali. Non sempre, invero, tali aspetti sono immediatamente visibili, traducendosi in una struttura armonica sottesa, percepibile dai sensi anche se non esplicita. L’indagine grafica sull’architettura si rivela quindi uno strumento prezioso, in grado di evidenziare regole compositive, accorgimenti o principi a partire dai quali le forme vengono ideate. Permette, in altre parole, di ripercorrere il processo generativo ad esse sotteso, così conducendo a una corretta e completa interpretazione della realtà indagata. Partendo da tali considerazioni, lo studio proposto rivolge la propria attenzione ad alcuni episodi architettonici che si dimostrano emblematici nell’esemplificare il processo cognitivo descritto. In particolare ci si riferisce al patrimonio costruito di ispirazione islamica a Salerno e in Costa d’Amalfi, nel Sud Italia. Le forme indagate, infatti, se da un lato segnano con i propri tratti tipici l’identità di quei luoghi, dall’altro si prestano particolarmente bene a descrivere la metodologia impiegata per svelare la logica grafica insita nelle strutture e negli apparati decorativi analizzati. Si tratta, più nello specifico, di configurazioni complesse, derivate però dal movimento – nel piano o nello spazio – di linee o forme semplici aggregate secondo diverse leggi geometrico-matematiche. Permettendo quindi di interpretare principi generativi e trasformazioni geometriche a queste sottese, la rappresentazione diventa uno strumento analitico grazie al quale è possibile cogliere una molteplicità di aspetti e relazioni che altrimenti sarebbero difficilmente rilevabili.

Segni e disegni islamici nell'architettura del Medioevo a Salerno e nella sua provincia.

Barbara Messina;
2019-01-01

Abstract

La ricerca del significato recondito di un’architettura non può prescindere dalla sua rappresentazione. Il disegno di architettura è infatti un insostituibile strumento descrittivo della realtà: con esso è possibile mettere in luce non soltanto gli aspetti tangibili, ma anche quelli che sono frutto della riflessione progettuale che ha condotto a determinate configurazioni spaziali e formali. Non sempre, invero, tali aspetti sono immediatamente visibili, traducendosi in una struttura armonica sottesa, percepibile dai sensi anche se non esplicita. L’indagine grafica sull’architettura si rivela quindi uno strumento prezioso, in grado di evidenziare regole compositive, accorgimenti o principi a partire dai quali le forme vengono ideate. Permette, in altre parole, di ripercorrere il processo generativo ad esse sotteso, così conducendo a una corretta e completa interpretazione della realtà indagata. Partendo da tali considerazioni, lo studio proposto rivolge la propria attenzione ad alcuni episodi architettonici che si dimostrano emblematici nell’esemplificare il processo cognitivo descritto. In particolare ci si riferisce al patrimonio costruito di ispirazione islamica a Salerno e in Costa d’Amalfi, nel Sud Italia. Le forme indagate, infatti, se da un lato segnano con i propri tratti tipici l’identità di quei luoghi, dall’altro si prestano particolarmente bene a descrivere la metodologia impiegata per svelare la logica grafica insita nelle strutture e negli apparati decorativi analizzati. Si tratta, più nello specifico, di configurazioni complesse, derivate però dal movimento – nel piano o nello spazio – di linee o forme semplici aggregate secondo diverse leggi geometrico-matematiche. Permettendo quindi di interpretare principi generativi e trasformazioni geometriche a queste sottese, la rappresentazione diventa uno strumento analitico grazie al quale è possibile cogliere una molteplicità di aspetti e relazioni che altrimenti sarebbero difficilmente rilevabili.
2019
978-84-17973-13-1
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11386/4732705
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact