Nel suo Diary (redatto a partire dal 1645) Evelyn, nel descrivere i molteplici aspetti paesaggistici e naturalistici della città di Napoli e dei suoi casali, si era soffermato anche sul Vesuvio, dedicando una certa attenzione all’eruzione vesuviana del 1631 e agli aspetti del paesaggio vesuviano. L’inglese si era recato in Napoli dopo un decennio circa dalla grande conflagrazione vesuviana del primo trentennio del Seicento e di quella calamità naturale aveva di certo raccolto dalla viva voce dei napoletani alcune testimonianze; ma aveva anche avuto modo di osservare gli effetti — ancora in corso all’epoca del suo soggiorno napoletano — di quella «memorable eruption», di cui offre interessanti descrizioni.
TRA JOHN EVELYN E ALEXANDRE DE ROGISSART APPUNTI PER UNA RICERCA SUL PAESAGGIO VESUVIANO
Alfonso Tortora
2020
Abstract
Nel suo Diary (redatto a partire dal 1645) Evelyn, nel descrivere i molteplici aspetti paesaggistici e naturalistici della città di Napoli e dei suoi casali, si era soffermato anche sul Vesuvio, dedicando una certa attenzione all’eruzione vesuviana del 1631 e agli aspetti del paesaggio vesuviano. L’inglese si era recato in Napoli dopo un decennio circa dalla grande conflagrazione vesuviana del primo trentennio del Seicento e di quella calamità naturale aveva di certo raccolto dalla viva voce dei napoletani alcune testimonianze; ma aveva anche avuto modo di osservare gli effetti — ancora in corso all’epoca del suo soggiorno napoletano — di quella «memorable eruption», di cui offre interessanti descrizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.